RU846 Exelgyn (Mifepristone)

RU846, Exelgyn

 CATEGORIA: Farmaco utilizzato per l’aborto chimico

FORMA FARMACEUTICA: Compresse

PRINCIPI ATTIVI: Mifepristone

INDICAZIONI: Indicato per l’aborto chimico da effettuarsi entro i primi due mesi di gravidanza.  Prina di somministrare la pillola RU 846 il medico deve accertare lo stato della gravidanza tramite ecografia: essa deve essere all’interno dell’utero e di durata inferiore ai 49 giorni dall’ultima mestruazione (sette settimane di gestazione). In caso positivo, il medico può somministrare da una a tre compresse di 200 mg di mifepristone. Due giorni dopo l’utilizzo della Ru 846 è necessario accertare che si sia verificata l’espulsione della mucosa e dell’embrione: in casonegativo, viene somministrata una prostaglandina ( misoprostol) che provoca delle contrazioni uterine e la induce nel giro di pochissime ore. Dopo circa dieci giorni, la paziente deve tornare in ospedale per la verifica ecografica dell’avvenuta interruzione.

CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI: Ipersensibilità al principio attivo e/o ad uno dei suoi eccipienti. L’aborto chimico con la pillola RU 846 non può essere effettuato in pazienti che presentino allergia nota al mifepristone, insufficienza surrenalica, disordini emorragici, o che siano in terapia con anticoagulanti o cortisonici. Non somministrare oltre le sette settimane di gravidanza. L’utilizzo del mifepristone non è adatto per le gravidanze extra-uterine. Il farmaco, come tutte le prostaglandine, non possono essere somministrate in caso di: ipertensione arteriosa, angor, sindrome di Raynaud, insufficienza cardiaca, aritmia. Tra gli effetti collaterali maggiormente riscontrati vi sono crampi addominali, problemi gastrointestinali come nausea e vomito, febbre, emorragie di origine uterina, a volte abbondanti, per un periodo dai 7 ai 15 giorni. In alcuni casi in cui il mifepristone è stato somministrato per via vaginale si sono verificate infezioni provocate dal batterio Clostridium sordellii.

 NOTE: Recente è l’approvazione in Italia della pillola abortiva RU 486, ma lunga è la sua storia. Nel 1980 Etienne-Emile Baulieu, lavorando per i laboratori Roussel Uclaf su derivati del progesterone scopri’ un potente anti-progestinico, inizialmente chiamato Ru-38486 (secondo le iniziali del laboratorio dove fu messo a punto, e un numero di serie). Il mifepristone venne poi posto sul mercato in Francia nel 1988, per l’uso in combinazione con prostaglandine. Attualmente e’ utilizzato nel 30 per cento delle interruzioni di gravidanza. Il mifepristone fu approvato in altri Paesi europei negli anni Novanta, e negli Stati Uniti nel settembre 2000. In Italia, nel 1999 ne venne autorizzato l’uso limitatamente alla sindrome di Cushing. Nel 2003 l’Oms conferma la sicurezza del mifepristone e definisce le linee guida. Nel 2009 l’Aifa approva l’utilizzo del farmaco anche in Italia dove, pochi anni prima, era partita in via eccezionale una sperimentazione dell’aborto farmacologico all’Ospedale Sant ‘Anna di Torino.

Altri farmaci: Mifegyne, Mifeprex

[Fonti principali: AAVV, Repubblica.it; AAVV, Pillole.org; AAVV, Salute.agi.it ]

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