L’uomo sviluppa, a causa di diverse sollecitazioni da parte di batteri e virus, delle patologie. Ma nella maggior parte dei casi, il nostro organismo, attraverso il sistema immunitario riesce a combattere da solo molti attacchi, senza che nessuno di noi si accorga, in linea di massima, di ciò che succede. Un recente studio australiano ha deciso di metter e il punto sul funzionamento del nostro sistema di protezione per capirlo un pochino meglio.
Gli scienziati del Peter MacCallum Cancer Centre in Australia si sono quindi concentrati su una molecola nota con il nome di perforina, una proteina citolitica, presente naturalmente all’interno dei granuli dei linfociti T citotossici. Si tratta di una sostanza senza la quale noi non potremmo vivere. Questo perché la stessa funziona praticamente come un piccolo trapano rispetto alle cellule infette e malate, praticando una fessura attraverso la quale i granzimi, i nostri “natural killer”, possono attaccarle per portarle alla morte.
I ricercatori sottolineano la sua importanza, e lo studio, basato sul modello animale condotto dal dott. Ilia Voskoboinik e dal suo staff lo ha dimostrato: gli animali senza questa proteina, sono deceduti molto più velocemente, soccombendo ad infezioni di diverso tipo ed a linfomi. Non solo, nello studio hanno ricordato cosa succese quando un bambino nasce senza il gene della perforina: in quel caso il neonato sviluppa immediatamente una malattia autoimmune che, se non si interviene con trapianto di midollo spinale o con una terapia citotossica, lo porta velocemente alla morte nel giro di qualche mese.
Il fattore “consolante” in qualche modo è che la perforina è una sostanza davvero molto potente e ne basta poca per combattere le cellule malate. Spiega il ricercatore sulle pagine di Cell press, rivista che ha raccolto i risultati dello studio:
La perforina forma un poro di massa. Essa consente a quasi ogni proteina di diffondersi in una cellula di destinazione. Poche centinaia di molecole di perforina sono sufficienti a cancellare una cellula [malata].
In parole povere, quando il sistema immunitario è sollecitato e le cellule killer entrano in azione, questa sostanza funziona come un ariete in grado di aprire un varco alle nostre difese.
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Fonte: La Stampa