Torniamo a parlare dei rischi del colpo di calore. Vi siete svegliati con cefalea e nausea? La colpa in queste ore potrebbe essere di Lucifero, meglio noto come il “colosso del deserto”. Si tratta della settima ondata di calore dall’inizio dell’estate, la più intensa e probabilmente anche l’ultima. Come sapete un’ondata di calore è una condizione climatica in cui si ha una temperatura molto elevata (nei prossimi giorni toccherà i 40°C in quasi tutta Italia) abbinata ad un alto tasso di umidità e spesso a mancanza di ventilazione, che si protrae per più giorni. Questo provoca seri rischi per la salute a tal punto che il Ministero della Salute ha messo a punto uno specifico sistema di allerta per tutelare la popolazione.
Colpo di calore, sintomi principali
Tra i rischi principali in tal senso troviamo sicuramente il colpo di calore che, se non preso per tempo può essere anche letale; è dunque particolarmente importante riconoscerne per tempo i sintomi ed agire conseguentemente: il primo è chiaramente quello di uno stato di malessere generalizzato, non specifico, a cui subentra ben presto una cefalea. Nausea e spesso anche vomito, peggiorano sensibilmente la situazione accompagnandosi a vertigini, ansia e stato confusionale: attenzione agli svenimenti! Se in questo contesto la temperatura corporea si alza (in 10 minuti può attivare ai 40-41° C), potrebbe essere già in corso un colpo di calore: la sudorazione si blocca con uno squilibrio totale dei normali parametri fisiologici che può danneggiare rapidamente anche gli organi interni (fino a provocare il decesso). La cute si dimostra secca ed arrossata. In tali situazioni occorre chiamare il 118 ed in attesa cercare di rinfrescare il più possibile l’organismo della persona colpita. Quando il caldo provoca fastidi intensi è sempre il caso di correre ai ripari.
Cosa fare in caso di caldo intenso
La cefalea e la nausea sono provocati dal caldo, anche se non c’è in corso un colpo di calore. Semplicemente le alte temperature provocano sull’organismo alcune reazioni specifiche: la vasodilatazione ad esempio (da qui la cefalea e la pressione bassa). Ma la prevenzione è possibile. Non ci stancheremo mai di ricordare che durante le ore di caldo intenso è meglio mettersi al riparo (anche dal sole in spiaggia per chi è ancora in vacanza) bere molto evitando gli alcolici e mangiare molta frutta e verdura. Cercare di rinfrescare quanto più possibile l’ambiente (grazie all’uso di ventilatori e condizionatori) e fare ripetute docce fresche.
Fonte: Ministero della Salute