La pillola anticoncezionale può essere causa di glaucoma? Non ce la sentiamo ovviamente di lanciare allarmi in tal senso,ma dobbiamo prendere atto che un nuovo studio americano suggerisce come l’assunzione di tale contraccettivo orale possa rappresentare un fattore di rischio per questo particolare disturbo della vista.
Si tratta di un dato da leggere sul lungo periodo. E per chi non ricordasse cosa sia il glaucoma lo ricordiamo immediatamente: si tratta di una patologia dell’occhio legata alla pressione interna dello stesso e considerata una delle principali cause di cecità a livello globale. Sono circa sessanta milioni le persone affette da questa malattia della vista.
A suggerire questa correlazione tra la pillola anticoncezionale ed il glaucoma ci hanno pensato i ricercatori dell’Università della California a San Francisco (UCSF), della Duke University School of Medicine e del Third Affiliated Hospital of Nanchang University in Cina. Per poter contare su un campione il più possibile eterogeneo e ampio gli scienziati si sono affidati ai dati del National Health and Nutrition Examination Survey del Centers for Disease Control (CDC). E’ stata analizzata la condizione visiva di 3.406 partecipanti di età media pari a 40 anni e di sesso femminile, ovviamente.
Studiando le risposte ai questionari relativi alle abitudini sessuali e contraccettive delle donne e le loro condizioni di salute i ricercatori hanno rilevato che le coloro che avevano fatto uso di contraccettivi orali di qualsiasi tipo per un periodo di tre o più anni avevano una probabilità di sviluppare il glaucoma pari ad un 2,05 in più rispetto a chi utilizzava mezzi contraccettivi alternativi alla pillola. Commenta il coordinatore dello studio, il dott. Shan Lin:
Questo studio dovrebbe essere un impulso per la ricerca futura al fine di dimostrare causa ed effetto dei contraccettivi orali sul glaucoma. A questo punto, le donne che hanno assunto contraccettivi orali per tre o più anni dovrebbero essere sottoposte a screening per il glaucoma e seguite da vicino da un oftalmologo, in particolare se hanno altri fattori di rischio esistenti.
Di certo qualche analisi più approfondita non farà male.Lo studio è stato presentato al 117th Annual Meeting of the American Academy of Ophthalmology.
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