Avete mai sentito parlare della sindrome del’occhio secco? Forse no, ma almeno una volta ne avrete di sicuro percepito il fastidio: bruciore, sensazione di granelli di sabbia all’interno dell’occhio, fotosensibilità (ovvero disturbo alla luce del sole), difficoltà ad aprire gli occhi al risveglio o nei casi peggiori anche dolore e difficoltà nella visione corretta. Per la maggior parte di noi si tratta di episodi sporadici, tipici della stagione invernale, visto che spesso la sindrome dell’occhio secco è causata dal freddo e dal vento, ma per altri può diventare una costante. Vediamo dopo il more come e perché.
L’importanza delle lacrime nella salute dell’occhio
L’occhio si “secca” quando manca la necessaria produzione di liquido lacrimale. Il nostro ormanismo, come sapete è di base una macchina perfetta, tutto ha una funzione ben precisa e le lacrime non servono propriamente per piangere. Prima di tutto infatti sono necessarie per mantenere la superficie dell’occhio adeguatamente lubrificata in modo da permettere il movimento della palpebra senza creare atriti. Quando manca il cosiddetto “film lacrimale” o è scarso, si provoca un’irritazione, anzi, la congiuntiva si infiamma nel vero senso della parola (occhi rossi). Ma le lacrime servono anche a proteggere da corpi estranei e germi che possono facilmente penetrare superando la barriera delle ciglia e sono caratterizzate da preziose sostanze antibatteriche. Si evince che senza una giusta lacrimazione le infezioni diventano più frequenti.
Occhio secco e menopausa
Ma cosa comporta questa diminuzione di lacrime? Stabilito che esistono malattie che sono caratterizzate proprio da questo sintomo, l’occhio secco diventa molto frequente con gli anni che passano (dopo i 40!) soprattutto nelle donne. La menopausa ed i cambiamenti ormonali correlati ne rappresentano una delle cause più frequenti: in particolare in questa fase si altera il normale equilibrio grasso-acqua dei contenuti delle lacrime, anche se, va detto, in tutte le persone anziane le ghiandole lacrimali dimentano meno efficienti.
Occhio secco, ambiente e computer
Oltre le cause fisiologiche dell’occhio secco ne esistono anche altre propriamente ambientali, esogene. Il vento ed il freddo hanno un’azione diretta sulla lacrimazione dell’occhio, ma anche l’eccessivo riscaldamento domestico o l’aria condizionata: sono tutti fattori che favoriscono l’evaporazione del liquido lacrimale. Ci sono poi le lenti a contatto che ovviamente interagiscono con quest’ultimo ed infine l’utilizzo di alcuni farmaci. Utilizzare a lungo un monitor o stare troppo vicino ad una televisione per troppo tempo è un’altra causa correlata all’occhio secco: una pausa ogni tanto ci vuole!
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[Fonte: Federfarma]