La debolezza e la fragilità fisica, comuni nelle persone anziane, potrebbero essere legate allo sviluppo della patologia di Alzheimer, secondo quanto riportato in un recente studio degli scienziati del Rush University Alzheimer’s Disease Center di Chicago.
La ricerca, effettuata in primis da Aron S. Buchman, membro della American Academy of Neurology, è stata pubblicata su Neurology®, la rivista scientifica della prestigiosa accademia.
Su un campione di 165 individui in età avanzata, il 36% aveva sviluppato problemi di demenzia.
Dopo la morte il cervello degli anziani pazienti è stato analizzato, rivelando che coloro che avevano il morbo di Alzheimer in stadio avanzato erano anche doppiamente più fragili fisicamente rispetto agli altri.
Questa scoperta supporta l’ipotesi che il morbo può contribuire ad indebolire il paziente o che fragilità e Alzheimer condividano la stessa origine.
L’accumulazione delle placche nel cervello, dovuta alla malattia, può influenzare le aree del cervello responsabili delle abilità motorie.