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Aerosolterapia: come funziona e quando utilizzarla per le malattie respiratorie

L’aerosolterapia è una tecnica che impiega specifici apparecchi per disperdere, in un mezzo gassoso, sostanze solide e liquide trasformandole in particelle molto piccole. La forma fisica intermedia a cui si fa riferimento, ovvero quella tra stato liquido e gassoso, prende il nome di stato di sol, termine dal quale deriva la parola aerosol.

aerosolterapia

Molto utile per il trattamento degli stati infiammatori che riguardano le vie aeree, basse e alte, l’aerosolterapia risulta essere una valida alleata per combattere tutte quelle infezioni che attaccano l’apparato respiratorio.

Fluidificare ed espellere il muco in eccesso è la cosa più importante da fare per liberarsi dal virus e dalla conseguente tosse secca e stizzosa; l’aerosol per tosse secca, attraverso una particolare modalità di somministrazione, consente alla soluzione farmacologica o fisiologica di raggiungere le vie aeree interessate senza disperdersi per l’organismo.

Tipologie di aerosol

La modalità di erogazione dell’aerosol, la quale prevede la somministrazione di soluzioni liquide o solide attraverso la vaporizzazione nelle vie aeree, permette all’organismo di assorbire al meglio i principi attivi delle sostanze ed evitare che si disperdano provocando effetti collaterali sistemici ad altre parti del nostro organismo.

L’aerosolterapia può essere eseguita con diverse tipologie di aerosol; il principio di somministrazione è il medesimo; tuttavia, la modalità di funzionamento è differente.

Gli aerosol si suddividono in due categorie principali:

  • Aerosol pneumatici: possono essere suddivisi in apparecchi a membrana, economici ma al quanto lenti e rumorosi, e apparecchi a pistone, caratterizzati da un nebulizzato più fine e un’affidabilità maggiore. Attualmente i nebulizzatori a pistone risultano essere i modelli più diffusi, per via dell’ottimo rapporto qualità-prezzo.
  • Aerosol a ultrasuoni: sono caratterizzati da silenziosità e velocità di esecuzione elevata, ma presentano alcune difficoltà durante la nebulizzazione di farmaci densi.

A questi è possibile affiancare diversi accessori, in base alle specifiche esigenze, tra cui:

  • La maschera, per raggiungere le vie respiratorie alte e basse. Molto utile per i bambini più piccoli, in quanto l’adesione al viso evita la dispersione del vapore;
  • Il boccaglio, ottimo per raggiungere le vie intratoraciche, quindi per infezioni dei bronchi;
  • La forcella nasale per riniti e sinusiti.

Al termine dell’utilizzo è infine consigliabile igienizzare ogni componente dell’aerosol con acqua tiepida e sapone delicato e asciugare il tutto.

Quando utilizzare l’aerosolterapia

L’aerosolterapia viene generalmente suggerita dai medici in presenza di infiammazioni o infezioni alle prime vie aeree, come raffreddore, naso chiuso, tosse con catarro o bronchite.

La tecnica in questione può essere utilizzata anche in caso di tosse secca, per la quale è particolarmente indicata, soprattutto se dipende da bronchite, broncopolmonite, allergie, asma o fumo. Il vapore acqueo svolge infatti un’azione emolliente e idratante sulle vie aeree, donando una sensazione di sollievo in presenza di tosse secca e gola dolorante.

Per utilizzare al meglio l’apparecchio è preferibile sedersi e tenere il busto dritto, respirare profondamente fino alla completa nebulizzazione della soluzione e far attenzione che la maschera o l’accessorio utilizzato non facciano fuoriuscire eccessivo vapore compromettendo l’efficacia del farmaco stesso.