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Gusto amaro, da cosa può dipendere?

Da cosa può dipendere il gusto amaro che possiamo percepire durante i pasti? Cosa può cambiare il sapore in questo modo? Potrebbe dipendere anche da alcune patologie.

Gusto amaro in bocca, perché?

Quando si percepisce un gusto amaro mentre si mangia, non giustificato dal gusto delle pietanze, una delle prime ragioni è rappresentata dalla presenza di problemi dentali. Un eccesso di placca, infezioni gengivali o carie dentali possono influire in modo rilevante. Soprattutto se si presenta una decomposizione dei tessuti dentali o vi sia una forte presenza di batteri dannosi. Ragione per la quale una igiene orale corretta è indispensabile.

Anche il reflusso gastroesofageo, causando tra l’altro bruciore di stomaco, può essere ragione di un gusto amaro in bocca dopo aver mangiato. Sinusite e raffreddore, o altre infezioni batteriche e virali delle vie respiratorie possono alterare la percezione del gusto agendo proprio sui ricettori. Ad agire sono direttamente l’infiammazione o l’eccessiva produzione di muco.

Il gusto amaro può essere anche un effetto collaterale dell’assunzione di alcuni farmaci come quelli per la pressione, gli antidepressivi, gli antibiotici e gli antistaminici. Si dice sempre che la prima digestione avviene in bocca: quando il gusto viene alterato la ragione potrebbe trovarsi anche in problemi dell’apparato digerente. Che si fregia, gastrite o dispepsia possono causare un gusto amaro in bocca.

Fare caso a presenza di disturbi

Oltre a questo particolare sapore è possibile sperimentare altri sintomi quando si mangia. Essi dipendono spesso e volentieri dalle cause di questa sensazione. La sintomatologia più diffusa quando si prova questo sapore non giustificato dalle pietanze è legato all’acidità, a nausea o sensazione di malessere, mal di gola, secchezza della bocca e cambiamenti dell’odorato.

È importante notare la sintomatologia generale per poter chiedere aiuto e supporto al medico nel curare il disturbo. In tal modo è possibile mettere in atto alcune soluzioni, anche da soli. La prima cosa da fare è curare in modo particolare l’igiene orale. Spazzolando i denti almeno due volte al giorno e utilizzando il filo interdentale. L’uso del collutorio può aiutare contro l’accumulo di batteri.

Anche evitare cibi e bevande come caffè, tè, agrumi e cibi grassi che stimolano il gusto amaro può essere d’aiuto. Altra cosa da fare è ridurre lo stress, magari attraverso la meditazione o lo yoga.

È importante, nel momento in cui il gusto amaro continuasse a persistere nonostante tutto, rivolgersi a un medico che possa studiare il problema in modo approfondito e prescrivere gli esami necessari.