Sta facendo molto discutere l’estensione della legge sull’eutanasia ai bambini, che oggi si voterà in Belgio dopo l’approvazione in Senato e in commissione di Giustizia. Il testo prevede che l’eutanasia sia consentita ai minori affetti da malattie terminali o che provocano sofferenze insopportabili. Ci deve essere però il consenso da parte dei genitori e il minore deve dimostrare capacità di discernimento.
È forse quest’ultimo l’aspetto più controverso della legge, disapprovata dalla maggior parte dei cittadini belgi. Molti, infatti, si chiedono perché ai bambini sia proibito sposarsi o comprare una casa, mentre si ritiene che abbiano capacità di discernimento quando si tratta di chiedere di morire. Ma le critiche sono piovute oltre che dal Consiglio d’Europa, anche dal Network internazionale delle cure palliative per i bambini, che collabora con il World Health Organization e che ha chiesto di riconsiderare la legge.
Come ha ricordato la direttrice Joan Marston del Network, le cure palliative non prolungano l’agonia dei malati, ma al contrario, possono alleviare le sofferenze e permettere ai piccoli di vivere quello che gli resta con dignità. Non tutti chiaramente la pensano così e molti genitori ritengono che l’eutanasia sia un gesto compassionevole. Ma quali sono i rischi dell’approvazione di questa legge? Secondo alcuni, nel giro di pochi anni, potrebbe essere estesa anche ai casi non contemplati e usata per uccidere i bambini disabili.
I dubbi, in effetti sono già tanti quando l’eutanasia riguarda gli adulti, figurarsi se coinvolge i bambini, che effettivamente non possono dare un reale consenso informato su un tema così. La settimana scorsa 39 pediatri hanno consegnato al presidente della Camera André Flahaut un appello in cui sono spiegati i motivi per cui un provvedimento del genere semplicemente non è necessario, a cui si aggiunge la dichiarazione di 58 membri dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. E voi, cosa ne pensate?
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