I film stimolano l’inconscio? Sembrerebbe di si. Nel fine settimana avranno luogo gli Oscar 2014, quegli Academy Awards la cui statuetta è ambita da tutti in ambito cinematografico. Vi siete resi conto di come medicina e cinema siano fortemente collegati? Di come il tema “medico” sia da sempre parte integrante degli interessi di autori e registi?
Medicina, psichiatria, salute e malattie rare: sono solo alcuni dei temi affrontati da Hollywood. Il paziente viene spesso messo al centro di trame strappalacrime ed il più possibile accurate scientificamente. Prendendo quelle premiate con l’Oscar non possiamo fare a meno di pensare a “Il paziente inglese”, a “Forrest Gump” che con un magnifico Tom Hanks riuscì a dare veramente una immagine veritiera e capace di arrivare al cuore delle persone del ritardo mentale. E “Philadelphia” dove quest’ultimo e Denzel Washington affrontarono il tema dell’Aids e delle discriminazioni?
Quando l’industria cinematografica si avvicina alla medicina il risultato è sempre interessante. E come ci aiutano a comprendere i ricercatori del CNR italiano, anche la resilenza, la capacità delle persone di farsi forza per contrastare il proprio male può essere attivata tramite la visione di un film. Ce lo spiega Franco Bonaguidi, lo psicologo dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr:
I meccanismi psicologici che si attivano nello spettatore e lo portano a “vivere” le situazioni completamente “altre” interpretate dal protagonista sono complessi. Certi film colpiscono maggiormente l’immaginazione poiché – rappresentando forme di vita borderline – possono attivare le parti psicotiche latenti della psicologia dello spettatore a partire da quelle del personaggio. Il che, beninteso, non significa che chi guarda sia psicotico.
Ma semplicemente che determinati stimoli in tale forma siano in grado di attivare determinati meccanismi mentali nelle persone. Gli osservati speciali di questo anno? “Dallas Buyers Club” e Matthew McConaughey, candidato nel 2014 come come miglior attore che al suo interno intepreta è un sieropositivo che combatte per il diritto di testare una terapia alternativa a quelle conosciute.
Photo Credit | Academy Awards