E’ possibile prendere il lexotan in gravidanza? O questa benzodiazepina può apportare dei problemi alla mamma in gestazione ed al feto? Scopriamolo insieme al fine di approcciare con più tranquillità un eventuale utilizzo.
La prima cosa che dobbiamo ricordare è che le benzodiazepine sono un gruppo di farmaci composti appositamente per aumentare l’effetto di un neurotrasmettitore naturalmente prodotto dal nostro corpo, il Gaba, ovvero l’acido gamma amino butirrico. Il lexotan, paret di questa famiglia di medicinali, viene usato per trattare l’insonnia, le convulsioni e gli spasmi muscolari insieme ai disturbi d’ansia. Quel che dobbiamo ricordare è che questo farmaco ha un emivita che dura tra le 8 e le 12 ore e che il metabolismo dello stesso da parte del fegato è soggetto ad aumento se si assumono insieme barbiturici ed alcol. Come tutte le benzodiazepine passa la barriera placentare ed è liposolubile.
Nel corso del primo trimestre di gravidanza, il lexotan ha mostrato di non avere, in base a diversi studi specifici, di essere in grado di provocare per assunzione di tipo sporadico e per dose terapeutica un aumento del rischio di anomalie del feto rispetto alla media. Va però segnalato che sono avvenuti sproadicamente, e legate al tempo di assunzione e alla dose ingerita, dei casi di dismorfismo facciale, labbro leporino, anomalie gastro-intestinali come atresia e stenosi del piloro. Ed ancora dei problemi cardiovascolari congeniti, alterazioni neurologiche e microcefalia nel caso in cui le donne abbiano assunto benzodiazepine in gravidanza.
Diverso è l’effetto se si assumono il lexotan o altre benzodiazepine nell’ultimo trimestre. Esso infatti può causare nei neonati ipotermia, tremori, cianosi, distress respiratorio, transitorie alterazioni comportamentali, ipotonia, un parto prematuro e basso peso alla nascita. Vi sono inoltre degli studi allo stadio preliminare che mostrano come un uso cronico di questo farmaco nel corso della gestazione possa portare a problemi nello sviluppo psicomotorio del neonato. Il lexotan passa nel latte materno: valutate quindi con uno specialista se allattare al seno il piccolo.
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