Le scarpe in casa? Possono davvero mettere la salute a rischio se ci si cammina nelle camere. E non è solo un problema che ci si deve porre ora che siamo ancora alle prese con la pandemia di coronavirus: è incredibile il numero di agenti patogeni che portiamo in casa con le nostre calzature.
Attenzione agli agenti patogeni
Secondo uno studio condotto recentemente a riguardo non c’è altro modo che definire come “disgustoso” il materiale che portiamo in casa senza volerlo. Generalmente nel mondo occidentale siamo abituati a usare le pantofole appena rientriamo a casa, ma non ci facciamo problemi, in caso di necessità a mantenere ai piedi le scarpe con le quali usciamo.
La ricerca sopracitata è stata condotta da Mark Patrick Taylor e Gabriel Filippelli, chimici ambientali dell’Environmental Protection Authority dello Stato di Victoria, in Australia e dell’Indiana University americana. La loro collaborazione ha messo in luce la tipologia di contaminanti domestici che è possibile riscontrare nelle abitazioni e i dati da loro raccolti sono in grado di lasciare senza parole.
Gli elementi più facilmente riscontrabili? Pezzi e frammenti di foglie morte, materiale fecale e batteri collegati come l’Escherichia coli, riscontrabile sul 96% delle suole delle scarpe. Ma anche agenti patogeni ancora più pericolosi. I due scienziati sopracitati e i loro collaboratori hanno passato gli ultimi dieci anni a studiare gli inquinanti domestici attraverso una specifica iniziativa, il “360 Dust Analysis Program” che si occupa di raccogliere i campioni d’immondizia dagli aspirapolvere correlando il tutto con una serie di domande sullo stile di vita di coloro legati al singolo campione.
E la lista dei rifiuti che portiamo in casa con le nostre scarpe è davvero incredibile e più grande di quanto si pensi.
Sostanze trovate sotto le scarpe in casa
La squadra di ricercatori ha trovato, nel campione, addirittura patogeni resistenti agli antibiotici come lo Staphylococcus aureus e il Clostridium difficile noti per essere la causa di diverse infezioni ospedaliere resistenti; sono state riscontate anche tossine residue dell’asfalto dalle proprietà cancerogene e dei distruttori endocrini ovvero capaci d’influenzare il funzionamento del sistema endocrino umano che di solito sono tipici dei prodotti da giardino.
La polvere analizzata riguarda 35 paesi diversi e al suo interno è stata trovata anche traccia di metalli tossici come cadmio, arsenico e piombo ovviamente in quantità diverse a seconda del luogo e delle attività legate al campione. Tra le sostanze rilevate non sono mancate quelle radioattive di origine industriale, spesso legate a microplastiche usate per vernici e tappeti. Tutte sostanze potenzialmente inficianti la salute.