Cosa mangiare in caso di reflusso gastroesofageo? Parliamo di una patologia per la quale l’alimentazione seguita è di estrema importanza. Vediamo cosa consumare e cosa evitare.
Cosa è il reflusso gastroesofageo
Ricordiamo che il reflusso gastroesofageo è una malattia che causa bruciore e rigurgito acido. Il passaggio di acido tra stomaco ed esofago è qualcosa di fisiologico, soprattutto dopo aver mangiato. È importante però che i succhi gastrici non risalgano di continuo. Quando questo avviene ci troviamo davanti a un vero e proprio disturbo.
Le cause possono essere diverse: ormoni, farmaci assunti, ragioni anatomiche e scelte alimentari. I sintomi principali sono il rigurgito acido in bocca e bruciore nella parte retrostante dello sterno.
A seconda della gravità del problema è possibile tenere sotto controllo il reflusso gastroesofageo attraverso l’utilizzo di medicinali specifici o della dieta. Ovviamente è consigliato mangiare bene e fare attività fisica. Cosa possiamo mangiare con tranquillità?
Per prima cosa la frutta. Nello specifico dobbiamo puntare a quella non acida come gli agrumi preferendo al contrario le mele. Anche la verdura deve essere consumata senza problemi. Zucchine, fagiolini, asparagi, carote e patate quelle più consigliate.
Nessun problema se volete consumare delle zuppe, ma meglio farlo a pranzo. Via libera anche ai latticini a patto che siano magri e freschi come la mozzarella o la ricotta. Bene anche lo yogurt e il pesce. Tra le carni, per evitare problemi di reflusso gastroesofageo è consigliato mangiare quelle bianche come vitello, coniglio, tacchino e pollo. Pasta e riso non danno fastidio.
Cosa mangiare e cosa non mangiare
La cottura consigliata per il reflusso gastroesofageo è quella al vapore. È comunque consigliato puntare a metodi di cottura leggeri. Ovviamente vi sono anche degli alimenti che sarebbe meglio evitare come caffè, tè e cioccolato. E ancora la menta, quelli piccanti, gli alcolici e i fritti.
Insomma tutti quegli alimenti che possono risultare pesanti e stimolare negativamente i succhi gastrici.
Per evitare l’esacerbare del reflusso gastroesofageo è altrettanto consigliato il non mettersi a letto subito dopo i pasti e masticare a lungo e con attenzione gli alimenti. Questo disturbo a lungo andare, può rivelarsi davvero fastidioso.
Regolare l’alimentazione consente di limitare le conseguenze sul fisico. Soprattutto in persone che sono stressate e quindi presentano un ulteriore fattore di rischio nei confronti della patologia.
Se soffrite dei sintomi di questo problema rivolgetevi al vostro medico. Sarà in grado di indicarvi il da farsi e lo specialista giusto. Soprattutto nei casi più gravi sarebbe meglio essere seguiti da esperti in grado di trovare la soluzione giusta.