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Diabete, la base della prevenzione

E’ possibile prevenire il diabete? Di certo possiamo sostenere uno stile di vita equilibrato in modo tale da non aumentare i potenziali fattori di rischio. Vediamo insieme come.

Come allontanare il rischio di diabete

La prevenzione del diabete, in particolare del diabete di tipo 2, è oggi uno dei temi più discussi per quel che riguarda la salute. Si tratta di una condizione sempre più diffusa, spesso legata a fattori modificabili come l’alimentazione, il peso corporeo e le abitudini quotidiane.

Comprendere come intervenire prima che la malattia si manifesti è fondamentale e per farlo non servono stravolgimenti radicali ma scelte consapevoli e sostenibili nel tempo. Stile di vita e alimentazione, come già anticipato, rappresentano i pilastri principali su cui costruire una strategia efficace di prevenzione.

Il primo passo per prevenire il diabete (di tipo 2, quello di tipo 1 è autoimmune) riguarda il prendere consapevolezza del proprio livello di rischio. Anche se la predisposizione genetica può avere un ruolo, la maggior parte dei casi di diabete di tipo 2 è strettamente associata a comportamenti quotidiani.

Una vita sedentaria, per esempio, riduce la capacità dell’organismo di utilizzare correttamente il glucosio, favorendo l’insorgenza dell’insulino-resistenza. Al contrario, mantenere un’attività fisica regolare aiuta i muscoli a consumare zuccheri in modo più efficiente e contribuisce a mantenere sotto controllo il peso.

Non è necessario dedicarsi a sport intensi: camminare a passo sostenuto, andare in bicicletta, fare esercizi di tonificazione o praticare yoga sono attività che, se svolte con costanza, possono fare una grande differenza.

Alimentazione fattore importante

Anche l’alimentazione svolge un ruolo centrale. Un regime equilibrato non rappresenta una dieta restrittiva ma un vero e proprio stile di vita alimentare improntato alla varietà e alla moderazione. Ridurre il consumo di zuccheri semplici, bevande zuccherate e prodotti ultra-processati aiuta a evitare picchi glicemici eccessivi, responsabili nel tempo di sovraccaricare il lavoro dell’insulina.

Allo stesso tempo, privilegiare alimenti ricchi di fibre come frutta, verdura, legumi e cereali integrali permette di rallentare l’assorbimento degli zuccheri e di prolungare il senso di sazietà. Anche i grassi hanno un ruolo importante: scegliere quelli insaturi, presenti per esempio nell’olio extravergine di oliva, nella frutta secca e nel pesce, aiuta a migliorare la sensibilità insulinica.

Il peso corporeo, pur non essendo l’unico fattore da considerare, rimane un indicatore significativo. Anche una perdita modesta, pari al 5% o al 10% del peso iniziale, può portare grandi benefici metabolici e ridurre il rischio di sviluppare il diabete.

È utile prestare attenzione anche alle abitudini meno evidenti ma altrettanto influenti, come la qualità del sonno e la gestione dello stress. Dormire poco o male altera i meccanismi che regolano l’appetito e può favorire comportamenti alimentari poco equilibrati, mentre lo stress cronico tende a innalzare i livelli di cortisolo, che a sua volta interferisce con il metabolismo degli zuccheri.