La storia di Benjamin Button ha commosso il mondo, ma questa potrebbe batterlo alla grande, anche perché stavolta è vera. Si tratta di Brooke Greenberg, una bambina americana, terza di quattro sorelle sane, nata con una strana patologia: il non-invecchiamento.
Il corpicino di Brooke non cresce, a 16 anni ne dimostra circa 10, è alta 75 cm e pesa solo 7 kg. La sua struttura ossea assomiglia a quella di una bambina, ma l’età di tutto il resto del corpo non è quantificabile. Salvo capelli e unghie che crescono normalmente, per il resto ogni arto sembra crescere in autonomia, come se fosse staccato dal resto e avesse vita propria. Un caso unico al mondo che gli scienziati stanno studiando, ma per cui non trovano una soluzione.
Questo stato probabilmente lo si deve ad un tumore al cervello riscontrato poco dopo la nascita, ma certo è che questa bambina ha qualcosa di eccezionale. Il tumore è guarito da solo, come è guarita da 7 ulcere perforanti e da 14 giorni di coma senza una spiegazione razionale, tanto che oggi c’è un team di scienziati della Florida che sta studiando le sue cellule una per una.
Ma come vive la piccola Brooke? A parte il linguaggio, sembra che il suo sviluppo cerebrale sia piuttosto normale. Non parla, ma esprime le proprie emozioni ed il proprio dissenso con pianti, urla ed in generale con il linguaggio del corpo. Le piace fare shopping, come tutte le sedicenni, e frequenta la scuola pubblica.
Le terapie a cui è stata sottoposta, come quelle ormonali per cercare di accelerare lo sviluppo, sono tutte miseramente fallite, ed allora gli scienziati stanno cercando di capire quale misterioso meccanismo capita nel suo corpo, magari per trovare la soluzione all’invecchiamento. Una terapia che, partendo da questa sfortunata bambina, potrà un giorno essere usata per rallentare almeno la decadenza fisica delle persone, dato che, come si è visto, il cervello continua a funzionare quasi normalmente.
[Fonte: Corriere della Sera]