Alcune statistiche si sa, lasciano il tempo che trovano, ma a volte fotografano bene la società moderna. Negli Stati Uniti, ad esempio, dalle ultime rilevazioni pare che le donne laureate siano in grado di far durare di più il loro matrimonio. La ricerca, effettuata da Betsey Stevenson e Adam Isen dell’Università della Pennsylvania per l’associazione Council on Contemporary Families, ha preso in considerazione i matrimoni dagli anni ’50 ad oggi, ed in particolare la loro evoluzione rapportata al tasso d’istruzione.
Mentre 50 anni fa il 93% delle donne diplomate trovavano marito, contro solo il 74% delle laureate, oggi le due tipologie si sono livellate, con un 86% contro l’88%, probabilmente un segnale di una maggiore scolarizzazione femminile, oltre che un segnale sociale, che lascia intendere il maggior fabbisogno monetario che ad una famiglia può apportare una donna laureata.
La differenza sostanziale però la si ottiene con la percentuale dei divorzi, i quali compaiono molto più spesso tra le donne non laureate, che tra le dottoresse. Il divorzio avviene nel 66% dei casi in meno tra le laureate, le quali vantano, nel 67% dei casi, un matrimonio felice, rispetto al 60% delle non laureate.
Purtroppo però pare che questo trend riguardi solo gli Stati Uniti. In Italia siamo ancora un po’ indietro, visto che la percentuale di separazioni si può dividere equamente tra laureate e non. Spiega Rossella Palomba, ricercatrice dell’istituto di Ricerca sulla Popolazione e le Politiche Sociali del Cnr:
Per quanto riguarda l’Italia, il primo dato è simile, e non ci sono differenze sostanziali nelle percentuali di matrimoni tra laureate e non, anche se da noi c’é qualche problema in più, a partire dalla “materia prima”.
Il riferimento è dovuto alla tendenza delle donne italiane a sposare qualcuno che ha lo stesso livello culturale. Essendoci più donne laureate rispetto agli uomini, una volta separata, una laureata fa fatica a trovare un altro laureato celibe.
[Fonte: Ansa]