Il detto delle nostre nonne che voleva che bambini che giocavano per la terra o in giardino avevano maggiori quantità di anticorpi, non è del tutto errato. Anzi uno studio recentemente condotto da ricercatori statunitensi e pubblicato sul New England Journal of Medicine, conferma come più i bambini sono esposti ai batteri di ambienti esterni, minore è il rischio di sviluppare patologie asmatiche.
Questo perché vi sarebbe una correlazione tra i microrganismi ambientali e lo sviluppo dell’asma.
Una buona notizia per tutti quei genitori di bambini affetti da asma che vivono costantemente con la paura che venendo a contatto con il terriccio e l’ambiente circostante il loro bambino possa essere vittima di sgradevoli attacchi di questa patologia.
A quanto pare le ricerche incrociate di questo studio hanno dimostrato come non solo una maggiore esposizione ai microrganismi, in particolare quelli di allevamento, abbatta le possibilità di sviluppare crisi asmatiche, ma riesca ad abbattere le possibilità di sviluppo di diversi tipi di allergie. I due progetti in questione sono lo studio Parsifal (Prevention of Allergy — Risk Factors for Sensitization in Children Related to Farming and Anthroposophic Lifestyle) e lo studio Gabriela, una task force multidisciplinare il quale scopo era quello di individuare le diverse cause genetiche ed ambientali a monte degli attacchi di asma.
Mentre Parsifal ha raccolto la polvere presente nei materassi (quindi all’interno delle case,n.d.r) per eseguire delle analisi chimiche su DNA batterico riscontrato, Gabriela ha raccolto le polveri presenti nelle camere da letto dei bambini e nei terreni di coltura dei microbi.
Le analisi hanno confermato come un’esposizione continuata dei bambini ai batteri normalmente presenti in natura, e quindi all’esterno, era associata non solo ad una minore incidenza di asma ma anche ad una minore predisposizione genetica nei confronti della contrazione di allergie. Secondo il dottor Markus J. Ege, l’esposizione precoce ai vari microrganismi ambientali presenti naturalmente all’esterno stimola il sistema immunitario dei bambini ad agire correttamente nei confronti dei batteri.
È proprio su quest’ultima eventualità che ricercatori stanno concentrando i propri sforzi: il prossimo traguardo prefissato dagli scienziati è quello di identificare i batteri che creano questa sorta di “prevenzione” nei confronti delle crisi asmatiche e dagli stessi tentare di introdurre una sorta di vaccino. Se raggiungimento di questo traguardo fosse possibile, a beneficiarne non sarebbero solo i bambini, ma anche tutti coloro che soffrono in maniera più o meno pesante di questa patologia.
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Fonte: La Stampa