Glomerulonefrite membrano-proliferativa
La glomerulonefrite membrano-proliferativa è una malattia renale che riguarda l’infiammazione e cambiamenti nella struttura microscopica delle cellule renali. Essa conduce ad una disfunzione renale.
CAUSE: La glomerulonefrite è un’infiammazione dei glomeruli, le strutture interne del rene che aiutano a filtrare i fluidi dal sangue per formare l’urina. La forma membrano-proliferativa è causata da una risposta anomala del sistema immunitario. Depositi di anticorpi si accumulano in una parte dei reni chiamati membrana basale glomerulare. Questa membrana consente di filtrare e i liquidi in eccesso dal sangue.
Le modifiche in questa membrana compromettono la capacità del corpo di filtrare l’urina. Le proteine ed il fluido fuoriescono dai vasi sanguigni nei tessuti del corpo, con conseguente gonfiore (edema). I prodotti di scarto di azoto possono accumularsi nel sangue (azotemia) a causa del malfunzionamento del rene. Ci sono due forme di glomerulonefrite membrano-proliferativa, chiamate tipo I e II.
La maggior parte dei casi sono di tipo I. Il tipo II è molto meno comune e tende a peggiorare più velocemente del tipo I. Le condizioni colpiscono sia gli uomini che le donne, per lo più prima dei 30 anni.
SINTOMI: I più comuni sono:
- Sangue nelle urine;
- Urine scure;
- Urine opache;
- Diminuzione del volume delle urine;
- Gonfiore di qualsiasi parte del corpo;
- Cambiamenti dello stato mentale come attenzione diminuita o riduzione della concentrazione.
DIAGNOSI: I risultati di un esame fisico variano a seconda dei sintomi. Il gonfiore può essere presente insieme ai segni di sovraccarico di liquidi, quali i suoni anomali quando si ascoltano il cuore e i polmoni con lo stetoscopio.
La pressione sanguigna è spesso elevato a causa dell’aumento dell’acqua e del sodio e per la ritenzione e l’aumento della produzione di renina, un ormone che controlla la pressione sanguigna. La malattia può presentarsi in forme diverse. Essa può essere vista come sindrome nefrotica acuta, sindrome nefrotica, o con un’analisi delle urine anormale in assenza di sintomi. Questi esami aiutano a confermare la diagnosi:
- Analisi delle urine;
- Proteine nelle urine;
- Azotemia e creatinina;
- Livelli di complemento del siero;
- Complemento del siero C3 fattore nefritico.
Una biopsia renale conferma la diagnosi del tipo I.
TERAPIA: Il trattamento dipende dai sintomi. Gli obiettivi del trattamento sono ridurre i sintomi, prevenire le complicanze e rallentare la progressione della malattia. Un cambiamento nella dieta può essere necessario. Questo può includere la limitazione del sale, fluidi o proteine per aiutare a controllare l’alta pressione sanguigna, il gonfiore e l’accumulo di prodotti di scarto nel sangue. I medicinali che possono essere prescritti sono:
- Farmaci per la pressione arteriosa;
- Farmaci citotossici;
- Dipiridamolo con o senza aspirina;
- Diuretici;
- Steroidi.
La dialisi o il trapianto di rene possono eventualmente essere necessari per gestire l’insufficienza renale.
PROGNOSI: Il disturbo spesso lentamente peggiora e, infine, sfocia in insufficienza renale cronica. Il 50% dei casi porta ad insufficienza renale cronica in 10 anni. Possibili complicazioni possono essere:
- Insufficienza renale acuta;
- Sindrome nefritica acuta;
- Sindrome nefrotica;
- Insufficienza renale cronica.
Contattare un medico se si hanno i sintomi di questa condizione, se i sintomi persistono o peggiorano, o se nuovi sintomi si sviluppano, tra cui la diminuzione di produzione di urina.
PREVENZIONE: La prevenzione spesso non è possibile.
[Fonte: Ny Times]
Per ulteriori informazioni rivolgersi al proprio medico. Le informazioni fornite su MedicinaLive sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo, e non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari.