La gastrite è un disturbo che colpisce fino al 90% degli italiani ed è un’infiammazione della mucosa gastrica. Tra le prime cause, spicca sicuramente l’alimentazione errata. Nonostante provochi bruciori persistenti e dolorosi, acidità e crampi allo stomaco, si tende a sottovalutare la sua portata, tanto che, chi ne soffre, ritenendo sopportabili e di poco conto questi disturbi, finisce per far cronicizzare la malattia.
Sintomi della gastrite
I sintomi più frequenti sono il reflusso gastroesofageo, la bocca e l’alito cattivo, l’aerofagia, il bruciore di stomaco, dolore e pesantezza nella zona intorno allo sterno. Questi disturbi possono essere tanto fastidiosi, da interferire anche a livello sociale ed emotivo, portando la persona che ne soffre ad accumulare inutili tensioni.
Cause della gastrite
Se i sintomi della gastrite sono in genere ben riconoscibili, lo stesso, purtroppo, non si può dire delle cause, che possono essere molteplici. Tuttavia, in cima alla lista dei sospetti, ci sono le cattive abitudini alimentari, che, assieme alle tempistiche sbagliate nell’assunzione di cibo, alterano l’acidità in tutto l’organismo, innalzandone i livelli e causando anche coliti e la degenerazione delle corde vocali.
Anche l’abuso di tabacco, e di alcuni farmaci di utilizzo comune come aspirina e simili possono favorire la comparsa della gastrite, senza escludere la presenza di una quantità anomala di Helycobacter Pylori, un batterio particolarmente insidioso il cui habitat ideale è proprio il muco gastrico che si trova nello stomaco umano.
Rimedi naturali contro la gastrite
- Liquirizia: svolge un’azione antinfiammatoria e antispasmodica sulla muscolatura liscia dello stomaco. Tuttavia, è controindicata per chi soffre di pressione alta, per chi assume contraccettivi orali, per i diabetici e per le donne in gravidanza. Si consiglia di utilizzare un estratto secco titolato in glicirrizina almeno al 4%, nella dose di 6-8 mg di estratto per chilo di peso corporeo 2 volte al giorno, la mattina appena svegli e il pomeriggio.
- Camomilla e melissa: la camomilla allevia le infiammazioni e gli spasmi del tratto gastrointestinale, ma anche la melissa svolge un’azione spasmolitica sulla muscolatura liscia del tratto digerente grazie all’olio essenziale che contiene, oltre ad avere una blanda azione sedativa e ansiolitica. Anche in questo caso, però, bisogna fare attenzione, poiché la melissa è sconsigliata per chi soffre di ipotiroidismo, in gravidanza e durante l’allattamento. Si consiglia l’infuso utilizzando 2-3 g di parti aeree in una tazza d’acqua calda, da bere 2-3 volte al giorno.
Chiaramente, è d’obbligo ricordare che la prima cosa da fare in caso di sospetta gastrite è recarsi dal proprio medico o da un gastroenterologo, solo in questo modo, infatti, è possibile avere un quadro generale della situazione.