Una recente ricerca australiana ha provato una teoria straordinaria: si può evitare che i nostri bambini abbiano problemi di miopia soltanto facendoli stare all’aria aperta per 3 ore al giorno. La ricerca, proveniente dall’Università di Camberra ed effettuata dal Vision Centre, si basa sul fatto che la luce del sole sia centinaia di volte più luminosa della luce artificiale che si può avere in casa. In questo modo l’occhio, in fase di crescita, si abitua alla luce e permette il rilascio di dopamina, la quale non permette la crescita disordinata del bulbo oculare.
Il risultato è che tre ore al giorno di esposizione al sole comportano una maggior efficienza della vista, che nel lungo periodo può dare molti vantaggi. Ad esempio un’osservazione effettuata a Singapore su bambini di 6 e 7 anni ha rilevato che esiste un’incidenza del 30% maggiore rispetto ai bambini australiani della presenza della miopia. Ciò accade a causa dello stile di vita e delle abitudini dei bambini di quel luogo, i quali vivono molto meno all’aria aperta e quindi vengono meno a contatto con il sole.
Finora si è pensato che questo genere di disturbo fosse dovuto a due fattori principali: un fattore genetico (che comunque continua a non rimanere escluso) e le abitudini sbagliate (leggere troppo o passare tanto tempo davanti a computer o televisione). Nelle zone urbane altamente popolate come appunto Singapore o Hong Kong c’è poca luce che filtra attraverso i palazzi, rendendo cupe le città e la vista dei suoi bambini, i quali peraltro vengono lasciati poco in mezzo alla strada. Star lontani dalla luce del sole infatti comporterebbe anche una maggior facilità di contrarre lesioni ai bulbi oculari in fase di crescita.
Solo così i ricercatori australiani sono stati in grado di spiegare l’incidenza tra l’80 e il 90% della miopia in quelle zone del mondo. Un’incidenza che potrebbe essere evitata se solo si vivesse un po’ di più a contatto con la natura.
[Fonte: yahoo]