Rifarsi le braccia. Sembra essere questa l’ultima moda in fatto di chirurgia estetica negli Stati Uniti. Secondo quanto emerge in un rapporto appena pubblicato e realizzato dalla ASPS, American Society of Plastic Surgeons negli ultimi 10 anni il lifting alle braccia (brachioplastica) ha avuto un impulso di richieste di oltre il 4.000%. Tutto nasce chiaramente dal cambiamento dei costumi e soprattutto dall’input di alcuni personaggi famosi che non disdegnano di scoprire le braccia, estremamente sode e perfette, come quelle della First Lady Michelle Obama.
Negli Usa nel 2012 si sono sottoposte a questo intervento di chirurgia plastica ed estetica più di 15.000 donne (il 98% del totale), tutte con più di 40 anni. Oggettivamente la pelle cadente del braccio rappresenta un sintomo importante dell’età avanzata: è una parte del corpo difficile da mantenere soda se non si fa costante attività fisica (mirata a rassodare) sin da giovani. Certo può essere anche l’effetto di un dimagrimento importante, ma l’elasticità della pelle viene a mancare in genere solo dopo gli “anta”.
A dirvi la verità, sarà per motivi legati all’età, ma ormai gli occhi mi cadono spesso alle braccia sode altrui e sto facendo ginnastica anche per questo, quindi comprendo la nuova tendenza statunitense che a sorpresa mostra come fianchi, cosce, cellulite e rughe del viso non rappresentino più l’unico problema estetico delle donne: si ricerca un’armonia migliore e maggiore, completa.
Ma in cosa consiste questo intervento chirurgico, anche da noi abbastanza apprezzato e richiesto nonostante il costo di circa 4.000 euro? L’operazione agisce come un vero e proprio rimodellamento delle braccia eliminando (con una lipoaspirazione) gli eventuali grassi localizzati e la pelle in eccesso. Questa seconda fase prevede ovviamente dei tagli, delle incisioni che a seconda sella tecnica prescelta e necessaria al caso possono lasciare delle cicatrici più o meno visibili. Dopo una settimana è possibile ritornare alla vita quotidiana (si tolgono le fasce elastiche compressive) e dopo un mesetto si può anche riprendere a fare sport, anche body building. Per quanto riguarda i rischi connessi all’intervento sono quelli di una qualunque altra operazione chirurgica.
Maggiori approfondimenti sulle tendenze estetiche americane sul sito www.plasticsurgery.org
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