Da ormai qualche anno chirurgia estetica non è più sinonimo solamente di mastoplastica additiva e liposuzione. Anche nel nostro paese sono gli interventi di “falloplastica” ad avere subito un’impennata grandiosa: gli italiani non sono contenti delle dimensioni del proprio pene.
Non ci crederete forse, ma il Centro di Medicina Sessuale di Milano è arrivata ad offrire per rispondere alla forte domanda una tecnica specifica, la “designer laser falloplastica”: tutta una serie di procedure che consentissero agli uomini di ritoccare la propria area genitale con soddisfazione ed in tutta sicurezza. Ciò a cui puntano i medici, e ne hanno parlato nel corso dell’ultimo convegno del Sime (Società italiana medicina estetica, N.d.R.) tenutosi in questi giorni, è effettivamente personalizzare la falloplastica a seconda delle necessità del paziente un po’ come si fa ora con la mastoplastica additiva: quella di “personalizzare” la tecnica chirurgica a seconda delle caratteristiche del paziente ( sebbene al momento l’intervento più diffuso sia quello effettuato con il laser a diodi,N.d.R.).
Certo, qui in Italia si è raggiunti in qualche anno circa il 50% del numero di persone che annualmente (7 mila) si sottopongono a questa operazione negli Stati Uniti, ma la media del numero di interventi richiesti in dodici mesi non scende quasi mai sotto ai 250. Numeri di una certa importanza che devono essere salvaguardati: molti chirurghi estetici si sono infatti lanciati nel settore senza avere una preparazione adeguata in materia. Mettendo a rischio la funzionalità del pene dei propri pazienti e costringendo gli stessi a nuovi interventi. Si stima che il numero di chirurghi davvero preparati su tale operazione siano solo 3 o 4 in Italia: in centinaia si spacciano nella rete come esperti. Se avete quindi intenzione di apportare cambiamenti alla vostra zona genitale, prima di sottoporvi ad un ritocco, fate sì che dipenda da un reale problema e disagio e non per motivi meramente estetici.
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