Si avvicina il 14 Giugno, giorno in cui si celebra la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue. E’ una festa di ringraziamento nei confronti dei volontari che ogni giorno offrono gratuitamente il proprio sangue, ma è anche un modo per ricordare quanto questo gesto semplice sia prezioso per salvare una vita. Anzi 3, per essere precisi, perché una singola unità di sangue donato può salvare fino a tre persone.
Ed il messaggio principale, lo slogan dell’edizione 2013 è proprio questo: “Ogni donazione di sangue è un dono di vita”. Particolare attenzione sarà data a storie e testimonianze di persone sopravvissute grazie ad una trasfusione. Numeri e fatti concreti? Ogni anno in tutto il mondo vengono effettuate 92 milioni di donazioni di sangue: la metà è praticata in Paesi ricchi, ad alto reddito e purtroppo ne giova solo il 15% della popolazione che ne avrebbe bisogno. Nei Paesi in via di sviluppo manca ancora un accesso tempestivo a sangue sicuro.
I donatori volontari e regolari ne sono la fonte migliore perché garantiscono uno stile di vita adeguato alla consapevolezza del gesto: è più difficile in loro trovare un’infezione trasmissibile a livello ematico, cosa invece purtroppo più probabile tra coloro che donano il sangue in casi di emergenza per un familiare o peggio lo offrono in cambio di remunerazione.
Come viene utilizzato? Nei Paesi poveri essenzialmente per salvare donne e neonati dalle complicanze della gravidanza e del parto, oltre che i bambini da varie e gravi forme di anemia infantile. Nei Paesi ricchi invece la trasfusione è più comunemente usata per la terapia di supporto in caso di cardiochirurgia, chirurgia dei trapianti, emorragie da traumi e terapia del cancro.
L’obiettivo stabilito dall’OMS è il raggiungimento dell’autonomia di scorte di sangue da donatori volontari non retribuiti, entro il 2020, in ogni Paese. Basta veramente poco per diventare donatore di sangue e, è garantito, poi ci si sente meglio, fa bene alla salute, fisica ed emotiva. Leggi di seguito come fare ed altri approfondimenti.