Orgasmo vaginale e punto G esistono? Si o no? Questa è una domanda che spesso e volentieri, non dimentichiamolo, risalta fuori in merito alla sessualità femminile. Il punto di vista degli esperti è molto differente. C’è chi sostiene con i propri dati in mano che essi esistano, e vi è chi, con altrettante prove, sostiene che sia solo la clitoride al centro di tutto. Dove è la verità in questo caso?
In alcuni momenti siamo convinti che non la troveremo mai e che le donne debbano accontentarsi di provare piacere senza effettivamente comprendere da dove l’orgasmo femminile abbia origine. Saremo sinceri, l’ispirazione per questa ennesima domanda al riguardo ci è stata fornita direttamente da un “vero/falso” che appare nella rivista di divulgazione scientifica Focus nel suo numero di settembre. L’assunzione, data come falsa, è quella dell’esistenza di tre tipi di orgasmo femminile: quello vaginale, quello clitorideo e quello relativo alla stimolazione del punto G. Ecco come viene affrontata la questione:
Orgasmo vaginale e punto G non esistono. La vagina è caratterizzata da un epitelio con scarsa sensibilità. L’orgasmo nella donna dipende per lo più dalla stimolazione degli organi erettili femminili, cioè: clitoride, piccole labbra, bulbi del vestibolo e corpo spugnoso dell’uretra. La clitoride si comporta come il glande e i corpi cavernosi maschili, si dovrebbe dunque parlare di pene femminile con comportamento erettile analogo a quello maschile.
Nulla da eccepire a livello scientifico, ovviamente. Però viene normale chiedersi perché vi siano delle donne che raccontano di raggiungere l’orgasmo solo in determinate maniere, ed attraverso determinate stimolazioni, se alla fine gli organi coinvolti sono sempre gli stessi. Altro punto sul quale riflettere: il punto G, visto da molte come una chimera, sembrerebbe essere stato trovato dal sessuologo Emmanuele Jannini attraverso una ricerca dedicata. Parliamo di un ispessimento della parete divisoria esistente tra l’uretra e la vagina non presente in tutte le donne ed efficacemente stimolabile solo da alcune. E’ un fattore questo possibile da non considerare?
Chissà perché qualcosa ci suggerisce che per ciò che concerne orgasmo vaginale e punto G non sia finita qui.
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