Parenti stretti di zecche e ragni, gli acari della polvere non sono insetti bensì aracnidi di piccole dimensioni, generalmente inferiori al millimetro. Presentano una notevole varietà morfologica: nel corso dei millenni, si sono adattati a qualsiasi ecosistema.
Tra le specie di acari più note, troviamo gli acari appartenenti alla famiglia degli Ixodidi (zecche) e dei Tetranychidi (ragnetti rossi). Gli acari della polvere rappresentano, indubbiamente, una delle specie più comuni: appartengono alla famiglia dei Pyroglyphidae e sono responsabili del 75% delle patologie allergiche che possono causare problemi respiratori anche gravi.
Qual è il loro habitat naturale? Di cosa si nutrono e come combatterli in modo efficace?
Acari della polvere: ambiente ideale, di cosa si nutrono
Gli acari della polvere infestano molti ambienti: essendo però sensibili alla luce solare, preferiscono i luoghi ombreggiati con presenza di polvere. In genere, per prosperare, necessitano di 3 specifici fattori ambientali: temperatura mite, umidità superiore al 40% e cibo abbondante.
Le due specie più comuni che prediligono un clima temperato sono l’acaro europeo Dermatophagoides pteronyssinus e l’acaro statunitense Dermatophagoides farinae. Il Blomia tropicalis, come suggerisce il nome, preferisce invece il clima tropicale o subtropicale.
Sono presenti nella polvere (un grammo di polvere può contenere oltre 10mila acari) e si nutrono di scaglie di pelle umana, muffe, funghi cresciuti sulla pelle umana, resti di insetti. Il cibo preferito è la pelle morta perciò vengono definiti dermatofagoidi. Considerando che, in media, ogni giorno un essere umano perde 1,5 gr di pelle morta (quanto basta per nutrire circa un milione di acari), tutte le superfici (letti, cuscini, divani, tappeti, moquette) costituiscono il substrato ideale per la proliferazione di acari della polvere.
Di notte, il nostro corpo scalda il materasso, con il sudore generiamo umidità, con la pelle il nutrimento, mentre le fibre nelle imbottiture fornisce protezione agli acari. Un ambiente del genere è un hotel a 5 stelle per questi aracnidi. Col passare del tempo, nel materasso si accumula una quantità impressionante di pelle.
Acari della polvere: in che modo causano reazioni allergiche
Gli acari della polvere hanno una dimensione di 0,3-0,4 millimetri, sono invisibili ad occhio nudo. Perciò, molte persone ne ignorano la minaccia che per alcuni può rivelarsi mortale.
In che modo provocano reazioni allergiche? Per digerire il cibo assunto, gli acari producono un certo numero di molecole (perlopiù, enzimi digestivi) che, una volta esaurita la loro funzione biologica, vengono espulse dall’acaro insieme alle feci. Queste minuscole particelle fecali liberandosi nell’aria possono essere inalate oppure entrare in contatto con la pelle, causando così infiammazione, sensibilizzazione e reazioni allergiche.
Come combattere gli acari della polvere
E’ impossibile eliminare del tutto gli acari della polvere dagli ambienti domestici. L’unica soluzione è ridurre il più possibile il numero di questi aracnidi dalle nostre case per diminuire la concentrazione di allergeni nell’ambiente.
Come combatterli? Il modo migliore per combatterli è impedire agli acari di penetrare nei cuscini o nei materassi (dove possono formare colonie) rivestendoli con appositi tessuti anti-acaro come quelli della Linea Prevenzione Lofarma.
Un’altra soluzione per eliminare i residui di allergeni è data dal trattamento dei tessuti con lavaggi/asciugature intensivi a temperature elevate o utilizzando un’aspirapolvere dotata di batti-materasso. L’aspirapolvere deve necessariamente disporre di filtro HEPA per l’aria in uscita: senza questo filtro in fase di aspirazione si rischia di liberare le particelle fecali nell’ambiente aumentando l’esposizione agli allergeni.