Si chiama, per una questione di privacy, solo “SM”, e da mesi sta facendo impazzire gli scienziati di mezzo mondo. Si tratta di una donna dell’Iowa, negli Stati Uniti, che vive in una condizione che a primo impatto farebbe invidia a tutti noi: la mancanza di paura. In realtà si tratta di una patologia grave in quanto è proprio la coscienza della paura, ma anche di tutte le altre emozioni, ad aver permesso all’uomo di evolversi e agli animali di sopravvivere, perché se si teme un pericolo lo si evita.
Lei non ci riesce, non perché sia ingenua o poco intelligente, ma finalmente si è capito il motivo: le manca l’amigdala. Denominato anche “centro delle emozioni”, l’amigdala è un piccolo fascio di nervi che si trova nel lobo temporale del cervello ed ha forma di una mandorla. Il suo compito è integrare i processi neurologici superiori come le emozioni, ed è sede della memoria emozionale, cioè lì risiedono tutti i ricordi negativi che ci fanno tornare la paura quando situazioni simili si ripresentano, ma anche quelli positivi. Se a lei manca quest’area si spiega facilmente come mai non abbia paura.
Ma più precisamente cosa significa non avere paura? I ricercatori le hanno posto addosso dei sensori neuronali per registrare qualsiasi variazione dell’umore, e poi l’hanno sottoposta ad una serie di prove al limite della sopportazione umana come farla entrare in una stanza con delle tarantole e dei serpenti, farla assistere a dei film horror e farla parlare in carcere con dei detenuti accusati di omicidi e stupri. Come ha reagito? Accarezzava le tarantole, i film horror le erano indifferenti e con i serial killer dialogava come se fosse al bar con un’amica. Per questo motivo i suoi familiari preferiscono non farla mai uscire di casa da sola.
Lo studio di questa sua condizione, spiegano i ricercatori, è molto importante in quanto potrebbe svelare nuove tecniche per curare quelle persone che soffrono di fobie e ansia che non permettono una vita normale, o curare quei migliaia di soldati che, tornati dalle guerre, cadono in depressione e spesso si tolgono la vita.
[Fonte: Repubblica]