Quando si parla di invecchiamento è importante da oggi in poi segnarsi due momenti chiave: i 44 e i 60 anni. In base a uno studio recentemente condotto dalla Stanford University sono queste le età nelle quali il “tracollo” si concentrerebbe.
I due picchi dell’invecchiamento
Ora, non dobbiamo farne una tragedia. Siamo coscienti che il nostro organismo vive un processo di invecchiamento con il passare degli anni. Quello che non ci aspettavamo è che i maggiori “gradini” da saltare fossero proprio questi due momenti precisi.
In realtà la ricerca non era nata per verificare quale fosse il maggiore momento di invecchiamento umano, ma il comprendere maggiormente le malattie vascolari e l’Alzheimer. Nel corso delle loro analisi, gli scienziati si sono resi conto che i segnali di allarme relativi alle due patologie subivano un impennata importante in due momenti precisi. E per tale ragione hanno voluto capirci di più. Iniziando quindi ad analizzare a tappeto i rischi patologici di ogni natura.
Ed è per tale ragione che per anni, ogni 2-3 mesi, il campione preso in esame ha fornito dati che hanno consentito di valutare le proprie caratteristiche biologiche con il passare del tempo. Tra i valori presi in considerazione il microbiota intestinale, orale, cutaneo, nasale e orale. Nonché il livello di proteine, lipidi e l’RNA. I modelli di analisi applicati sono stati in grado di calcolare i momenti più difficili per via dell’invecchiamento. Riscontrando le età sopra citate. E’ la prima volta, dobbiamo sottolinearlo, che l’invecchiamento biologico viene affrontato in modo approfondito.
Diversi problemi in entrambe le età
E’ apparso evidente, dalle analisi condotte dalla Standford University, che vicino ai 60 anni si hanno maggiori problemi a metabolizzare la caffeina e i carboidrati, con una crescita del rischio di malattie renali e cardiovascolari. Si sperimenta anche un decadere abbastanza rilevante della pelle, dei muscoli e qualche problema con il sistema immunitario.
Più sorprendente per tutti è stato rilevare l’altro picco di invecchiamento ai 44 anni. Qui cambiamenti sono stati riscontrati nel metabolismo legato ad alcol, grassi e caffeina. E ancora, anche in questo caso, l’aumento del rischio legato a disfunzioni della pelle e malattie cardiovascolari. Problemi non legati però alla premenopausa femminile, dato che sono stati riscontrati anche nel campione maschile.
Stile di vita e scelte alla base di questi cambiamenti? Non è possibile averne certezza. Per tale ragione gli studiosi hanno suggerito esercizio fisico e moderato consumo alcolico già intorno ai 40 anni. In modo tale da comprendere che non siamo più giovani come una volta e che non si inizia mai troppo presto a prendersi cura del proprio corpo.