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Le regole per mantenersi in forma: bisogna sempre seguirle alla lettera?

Chissà quante volte vi sarà capitato, soprattutto se ci seguite abitualmente, di imbattervi in elenchi di regole e consigli per mantenersi in forma. Rigorosamente stilati dagli esperti, questi vademecum del perfetto salutista vengono spesso presentati da chi, come noi, fa informazione in tema di salute e benessere come doveri imprescindibili.

Ma davvero chi legge i nostri articoli li prende alla lettera? Davvero bevete due litri di acqua al giorno anche se non ne avvertite il bisogno e alla fine ne siete nauseati? E cercate di dormire sempre e comunque almeno otto ore a notte anche se sentite che al vostro fisico ne bastano sei per ricaricarsi? E nel caso lo facciate sul serio…fate bene? La questione è stata sollevata in questi giorni dal quotidiano inglese Telegraph che ha rilevato come le campagne di sensibilizzazione che contribuiscono alla diffusione di stili di vita salutari rischino di creare delle controproducenti forzature.

Ad esempio, per quanto sia innegabile la necessità di bere la giusta quantità giornaliera di acqua (nonostante i dubbi avanzati da alcuni esperti), il fabbisogno individuale varia in funzione di molteplici fattori quali l’età, le condizioni atmosferiche e lo stile di vita solo per citarne alcuni. Mentre non tutti sentono il bisogno di dormire otto ore di fila ogni notte. Vi sono persone alle quali ne bastano molte meno e anche in questo caso un fattore come l’età può essere determinante.

Ancora più controversa appare la questione della razione giornaliera raccomandata di frutta e verdura: tutti noi sappiamo che bisognerebbe consumarne almeno 5 porzioni al giorno, ma secondo gli studiosi della Harvard University il loro numero dovrebbe salire fino ad otto per scongiurare l’insorgenza di patologie cardiovascolari e addirittura fino a 17 secondo i ricercatori giapponesi. Allora che fare?

Sicuramente continuare a seguire i consigli degli esperti, ma con un pò di buon senso e, soprattutto, prestando molta attenzione ai segnali che il nostro corpo ci invia.