C’è una frase che spesso viene detta da maestre o professori nei confronti dei propri alunni: è serio e motivato. Concentriamoci su quest’ultimo aggettivo: quando una persona è effettivamente motivata? Ma soprattutto quale è il significato di questa condizione? A cosa porta? Secondo i ricercatori statunitensi dell’Università della Pennsylvania a Philadelphia, ad un quoziente intellettivo alto. O meglio, entrando nello specifico, secondo gli scienziati l’intelligenza di una persona si muoverebbe di pari passo con la sua motivazione. Più alto risulterà il quoziente intellettivo, maggiori saranno le probabilità di imbattersi in una persona effettivamente motivata. Mentre al contrario un basso QI potrebbe rappresentare la mancanza di entrambi i fattori.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Proceedings of National Academy of Sciences (PNAS) ha illustrato come in presenza di incentivi e motivazioni all’impegno ed al test, aumentavano e di molto anche i punteggi ottenuti al test d’intelligenza. Anche in quelle persone che solitamente ottenevano punteggi bassi. Per arrivare a tali risultati gli scienziati hanno preso in considerazione precedenti studi che avevano coinvolto oltre 2mila persone sottoponendole a test d’intelligenza.
Una volta analizzati questi dati, i ricercatori hanno voluto effettuare una prova, ovvero vedere in quale modo la motivazione potesse influire sui risultati dei test e come potesse rappresentare fattore discriminante nelle previsioni relative all’intelligenza e sulle prestazioni relative al post test. Per ottenere tali informazioni i ricercatori statunitensi hanno valutato uno studio a lungo termine che prendendo in considerazione 250 ragazzi, li seguiva dall’adolescenza fino all’età adulta. Ed è stato proprio partendo dalla loro esperienza che si sono resi conto che in assenza di motivazione o in condizione di sua scarsa presenza i test di intelligenza davano risultati molto bassi.
La conclusione è stata la seguente: in alcuni casi i punteggi dei test per il QI potrebbero sovrastimare la validità predittiva dell’intelligenza ed una scarsa motivazione può portare alla registrazione di risultati falsati al ribasso. Intelligenza e motivazione combinate insieme portano ad ottenere il massimo. Al contrario la sola motivazione non è sufficiente al raggiungimento di ottimi risultati nel test.
Articoli Correlati:
Bambini, intelligenza influenzata da primi pasti
Intelligenza? Può dipendere da spessore corteccia cerebrale
Fonte: La Stampa