Nel lontano 1992 le Nazioni Unite hanno istituito la Giornata Internazionale delle Persone Disabili, una giornata in cui, attraverso dibattiti ed eventi, si potesse riflettere sulla condizione in cui versano i diversamente abili e prendere provvedimenti nel caso in cui essi non siano sufficientemente tutelati. Nel ’93 questo appuntamento è stato ratificato anche dall’Unione Europea e così ogni anno il 3 dicembre è la giornata dedicata a questo aspetto della società.
La giornata è dedicata anche alle famiglie dei disabili ed ai professionisti per approfondire l’argomento e trovare soluzioni di cui magari non erano a conoscenza, e soprattutto alla diffusione della conoscenza nelle scuole con una serie di progetti che volontariamente ogni istituto può intraprendere. Ci saranno manifestazioni in tutt’Italia, per tutte le informazioni potete consultare il sito www.3dicembre.it, ma la principale si terrà come ogni anno a Torino.
La Consulta per le persone in difficoltà onlus ha organizzato un incontro con le scuole al Pala Ruffini in cui, oltre al dibattito su questi temi, ci saranno anche esibizioni sportive, musicali e artistiche; nel pomeriggio si passerà ai dibattiti e ai convegni; mentre in serata ci sarà il concerto di Pino Daniele, con il cui ricavato verrà finanziata l’associazione Aviph (Associazione di Volontariato per l’Inserimento e la Professionalità degli Handicappati) per un progetto di inserimento lavorativo delle persone disabili.
Altre manifestazioni si terranno a Roma ed anche in altre città d’Italia, anche se a dir la verità può sembrare troppo poco. Certo, una giornata in cui i dibattiti, in particolar modo nelle scuole, si concentrano su questo tema è importante perché è meglio di quanto si faceva fino a poco tempo fa, cioè nulla, ma questo dev’essere solo un punto di partenza, e non uno di arrivo, perché l’informazione sui diritti e sugli ostacoli che i diversamente abili si trovano ad affrontare dovrebbe essere presente ogni giorno, almeno finché le barriere architettoniche, fisiche e morali, non saranno tutte definitivamente abbattute.
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