Testamento biologico. Se a livello politico la situazione appare davvero caotica, fortunatamente il diritto viaggia ancora lungo le vie della rete. Da ieri è infatti online il sito “La MiaScelta”, ovvero il primo network italiano per il raccoglimento delle volontà della popolazione.
Si tratta di un portale in grado di dare ai propri lettori tutta una serie di informazioni e spunti di riflessione in tempo reale.
Quello del testamento biologico è una tematica davvero importante e storie come quella di Eluana Englaro ce lo ricordano continuamente. Per chi non lo sapesse il testamento biologico è una dichiarazione anticipata di volontà che consente a chiunque sia in pieno possesso delle sue facoltà mentali, di dare disposizioni in merito alle terapie e trattamenti sanitari che intende o non intende accettare nel caso perdesse la capacità di comunicarle a causa di una patologia.
Parliamo di un atto modificabile e revocabile in qualsiasi momento e che può, tra le altre cose, portare con sé l’indicazione di una persona di fiducia (un familiare, un parente, un amico, n.d.r) deputato a prendere in vece del malato decisioni di importanza medica.
Il sito permette l’inserimento del proprio testamento biologico attraverso testi, foto o video, quindi nel modo più idoneo alla persona. Va ricordato che in Italia il testamento biologico ancora non può contare su una normativa che ne regoli appieno l’istituzione. Un fatto incredibile se si pensa che l’Italia fu nel 1997 tra i ratificatori della Convenzione di Oviedo, la quale stabilisce che:
i desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al momento dell’intervento non è in grado di esprimere la propria volontà, saranno tenuti in considerazione.
Va da sé che in mancanza di normativa, le dichiarazioni caricate sul portale non possono sostituire gli “opportuni adempimenti di legge”. Ma possono essere un forte stimolo al dibattito, affinché ogni persona possa avere il diritto di scelta.
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