Un team di ricercatori britannici ha osservato che i popolari giochi per computer di “brain-training“, quelli che dovrebbero migliorare le attività cerebrali di un utente, in realtà non migliorano la cognizione globale di una persona.
L’inchiesta, condotta dal Medical Research Council (MRC), in collaborazione con la rete televisiva BBC, ha rivelato che questi giochi fanno ben poco per aumentare la capacità di ragionare, di ricordare, di pianificare o addirittura impegnarsi in un’analisi visiva. Le conclusioni sono state presentate dal ricercatore Adrian Owen, vice direttore del MRC’s Cognition and Brain Sciences Unit, in una pubblicazione su Nature.
Abbiamo notato che i gruppi di formazione ottenevano risultati migliori con i giochi a cui effettivamente giocavano. Tuttavia, anche se queste persone giocavano di più, non vi era alcuna traduzione in generale nel miglioramento fondamentale delle funzioni cognitive
spiega la collaboratrice Jessica Grahn nella conferenza stampa di presentazione dei risultati.
Non stiamo dicendo che facciano male. Se lo fai perché è divertente, è assolutamente un bene. Se si sta facendo per migliorare la funzione mentale o il quoziente intellettivo, non è il caso. E non ti rende più intelligente in generale
afferma Owen. Gli autori hanno avviato il loro studio un anno fa analizzando quasi 11.500 adulti sani per sei settimane in un test online di brain-training. I giocatori avevano un’età compresa tra i 18 e i 60 anni, e attraverso il completamento dei questionari sanitari di base è stato stabilito che nessuno era affetto da qualsiasi malattia cognitiva.
I partecipanti sono stati suddivisi in modo casuale in numero uguale ad uno dei tre gruppi: ad uno è stato chiesto di giocare ad un videogame per migliorare il ragionamento, la capacità di pianificazione e di problem-solving; ad un altro è stato chiesto di concentrarsi sulla memoria a breve termine, l’attenzione, la matematica e spaziatura visiva; e al terzo gruppo è stato chiesto semplicemente di navigare sul Web per rispondere ad una serie di domande. I giochi utilizzati dai ricercatori erano quelli che si possono acquistare in qualsiasi negozio.
Dopo che tutti i giocatori hanno completato i test per sondare le loro capacità cognitive pre-gioco, tutti sono stati invitati a giocare ai brain-games o rispondere a domande per un minimo di 10 minuti al giorno, tre volte alla settimana, per un minimo di sei settimane.
Alla fine dello studio, il tutto è stato completato con una seconda batteria di test cognitivi per valutare i cambiamenti nelle loro capacità. Gli autori sono arrivati a quello che hanno definito un
risultato chiaro: i giochi non hanno migliorato le loro capacità cerebrali.
Non c’era differenza statistica nel miglioramento delle funzioni cognitive tra i tre gruppi di test. E mentre i giochi miglioravano la formazione delle abilità di gioco delle persone, essi non sembrano promuovere la funzione cognitiva nel mondo reale. Come infatti spiega Owen:
Direi che se si vogliono ricordare i numeri di telefono, basta fare pratica di memoria sui numeri di telefono. Ma non aspettatevi che [questo] possa aiutarvi con la lista della spesa.
[Fonte: Health24]