C’è chi chiede indirizzi dove poter comprare quello raro di Aleppo, prodotto secondo un’antica ricetta siriana a base di olio di alloro e d’oliva. Chi consiglia di provare quello di Marsiglia per la doccia, elogiandone le proprietà lenitive sulla pelle. Il forum, a cui si accede dal sito, è affollato di commenti, confronti e domande su un unico argomento: il sapone.
Il sito richiama migliaia di cultori che si scambiano soprattutto ricette e istruzioni per realizzarlo a casa. Da quello 3D a colori sovrapposti a quello effervescente per i bambini.
«Ho notato che negli ultimi mesi sono sempre di più le persone che si appassionano all’argomento»
sottolinea Anne Marie Faiola, curatrice del sito e proprietaria di Otion, negozio laboratorio a Bellingham, cittadina a un’ora d’auto da Seattle. Qui, la trentenne americana ha realizzato il sogno che coltiva dalla sua adolescenza: fabbricare e vendere saponette naturali.
«Credo che l’attuale aumento di interesse nasca dalla voglia di recuperare un lifestyle più semplice e discreto, con ritratti lenti, gesti rilassanti, come il piacere di sciogliere un pezzo di sapone tra le mani invece di premere automaticamente il dosatore del bagnoschiuma. Vista la richiesta, ho allargato anche il numero dei corsi how-to-do aperti al pubblico che organizzo ogni mese».
Arricchiti con oli essenziali ad azione idratante, profumati con essenze raffinate, i panetti detergenti non mancano nelle più affermate linee di profumi. Dior, per esempio, ha fatto un sapone nella sua fragranza più venduta: il Savon Soyeux di J’Adore è in una formula cosmetica con burro di karité ed estratti di ylang ylang idratanti. Tra i grandi successi di Chanel, il sapone è nella linea dell’eau Coco Modernoiselle e dell’intramontabile N° 5. Entrambi, a contatto con l’acqua, sviluppano una ricca schiuma profumata ricca di sostanze che rendono setosa la pelle