Combattere contro l’abuso delle sostanze stupefacenti non è semplice. Il nostri paese ha però raggiunto l’eccellenza nella lotta secondo la valutazione dell’Ufficio Stupefacenti delle Nazioni Unite UNODC . Soprattutto per ciò che concerne la rilevazione di cocaina e doping.
Quello appena nominato è forse l’ente con più voce in capitolo in Europa per ciò che concerne la lotta alle droghe e secondo lo stesso, il laboratorio di analisi quali-quantitativa per le sostanze d’abuso tradizionali e le nuove sostanze psicoattive del reparto Farmacodipendenza, Tossicodipendenza e Doping del Dipartimento del Farmaco dell’Istituto Superiore di Sanità è uno dei migliori al mondo.
Quella della dipendenza da sostanze stupefacenti è una piaga dalla quale nemmeno l’Italia è libera. Il fatto di poter contare su un laboratorio come quello dell’Istituto superiore di Sanità è un vantaggio nel contrasto al traffico, perché consente di riscontrare con facilità le molecole di droga all’interno dei campioni che vengono presentati. Fattore questo importante nell’ambito istituzionale ed ancor di più, per ciò che concerne il doping, a livello agonistico. Soprattutto quando si presenta sul mercato una nuova sostanza ancora poco conosciuta e studiata. In questo caso la precisione e la velocità sono un valore aggiunto da tenere in considerazione. Commenta la dottoressa Roberta Pacifici, Direttore del laboratorio dell’ISS:
L’Ufficio Stupefacenti delle Nazioni Unite organizza questo controllo di qualità spinto dall’emergenza creata dall’uso sia delle sostanze d’abuso tradizionali che delle nuove sostanze psicoattive in Europa ed in generale nel mondo occidentale ma anche asiatico. La valutazione che è stata data rispetto al lavoro che svolgiamo ci motiva ulteriormente e ci spinge a proseguire con immutato rigore e impegno nella direzione finora intrapresa.
Una ovvia soddisfazione del tutto meritata se si pensa che su 72 laboratori sparsi nel mondo quello italiano è risultato primo nelle analisi dlla cocaina e si è classificato tra i primi quattro per gli oppiacei.
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