Dipendenza da cocaina? Una cura efficace potrebbe provenire da mini-scosse elettrice poste direttamente nel cervello. Parliamo di elettrostimolazione magnetica mirata per eliminare la voglia di questa sostanza stupefacente.
Essa è la droga d’elezione di almeno 2,4 milioni di persone di età compresa tra i 15 ed i 34 anni. Al momento si tratta solo di uno studio pilota e ulteriori fasi di ricerca saranno necessari prima di un’applicazione clinica, ma i risultati ottenuti, pubblicati sulla rivista di settore European Neuropsychopharmacology suggeriscono che questo approccio potrebbe rivelarsi il primo trattamento realmente efficace nei confronti della dipendenza da cocaina.
Questo interessante studio è stato condotto dal Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Padova in collaborazione con il National Institute on Druge Abuse americano e l’Irccs San Camillo di Venezia. Il gruppo di scienziati internazionale ha preso in esame 32 pazienti in cura per la dipendenza da cocaina. Sedici di loro sono stati trattati con la terapia comunemente prevista per combattere l’astinenza, mentre gli altri 16 con la TMS, ovvero come anticipato, utilizzando degli impulsi magnetici nell’area del cervello che reagisce alla dipendenza. Non è un approccio terapeutico sconosciuto: è da tempo utilizzato in psichiatria per curare la depressione.
I ricercatori hanno sottoposto il campione ad una seduta di stimolazione giornaliera per 5 volte consecutive, scendendo poi ad una sola applicazione per le 3 settimane seguenti: in tutto 8 sedute in 29 giorni. In seguito questi pazienti hanno continuato le sedute settimanali, mentre coloro che avevano sperimentato solo i farmaci anti-astinenza sono stati poi inseriti nel programma del TMS. I risultati hanno mostrato che già nella prima fase del trial il 69% delle persone trattate con TMS, quindi 11 individui, non avevano avuto ricadute rispetto ai 3 pazienti curati attraverso la terapia farmacologica. E tutto questo senza presentare nessun effetto collaterale. Spiegano gli scienziati:
Abbiamo deciso di stimolare la corteccia dorsolaterale prefrontale, che è un’area coinvolta nei processi decisionali, perché i nostri studi precedenti sui roditori hanno mostrato che la ricerca compulsiva di cocaina era associata con la corteccia prelimbica, che condivide funzioni con questa area cerebrale umana.
Il particolare più bello dell’intero studio? I risultati ottenuti sembrano essersi mantenuti nel tempo.
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