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Fumare danneggia anche il cervello

Nuove ricerche che saranno pubblicate sul Journal of Neurochemistry suggeriscono un legame diretto tra fumo e danni cerebrali. I ricercatori, guidati da Debapriya Ghosh e dal dott. Anirban Basu dell’Indian National Brain Research Centre, hanno scoperto che un composto di tabacco provoca un attacco dei globuli bianchi nel sistema nervoso centrale verso le cellule sane, il che comporta gravi danni neurologici.

I ricercatori si sono concentrati su un composto noto come NNK, che è comune nel tabacco. L’NNK è un procarcinogeno, una sostanza chimica che diventa cancerogena quando è alterata dal processo metabolico del corpo. A differenza dell’alcool o delle droghe, l’NNK non sembra danneggiare direttamente le cellule del cervello, ma può causare neuroinfiammazione, una condizione che porta a malattie come la sclerosi multipla.

Per provare se un tale nesso esiste gli scienziati hanno svolto due tipi di test, uno al di fuori di un ospite in vitro e uno nei topi da laboratorio. Il team ha utilizzato tecniche di analisi da cui è emerso che l’introduzione dell’NNK porta ad un netto aumento nella proinfiammazione delle proteine di segnalazione, nelle proteine effettive e in altre proteine connesse allo stress. L’aumento dei livelli delle citochine proinfiammatorie, molecole che fungono da messaggeri tra le cellule, sono stati anche rilevati.

Ciò dimostra che l’NNK provoca un’esagerata risposta da parte delle cellule immunitarie del cervello, note come microglia. Qui le cellule attaccano le cellule danneggiate o insalubri. Tuttavia, quando provocate dall’NNK,  iniziano ad attaccare le cellule sane del cervello piuttosto che quelle malate. Spiega Basu che:

I nostri risultati dimostrano che i composti del tabacco è probabile che attivino una microglia significativa che poi danneggia i neuroni.

Mentre gli altri effetti nocivi del fumo, come le malattie polmonari, di solito provengono dal catrame, questa ricerca suggerisce che il danno non si limita solo alle sostanze chimiche presenti nella sigaretta. L’NNK è presente in tutte le forme di tabacco e, pertanto, può anche entrare nel corpo attraverso la masticazione. Le concentrazioni di NNK nel tabacco possono variare da 20 a 310 nanogrammi a sigaretta. Tuttavia, l’NNK è presente anche nel fumo stesso, in ambienti chiusi pieni di fumo, il che fa capire che anche il semplice fumo passivo può essere dannoso.

[Fonte: Health24]