Come ogni anno torna l’appuntamento con la Settimana Mondiale della Tiroide, dedicata all’informazione sulla funzionalità e sulla prevenzione dei rischi per la tiroide. La manifestazione è stata promossa da AIT (Associazione Italiana della Tiroide, AME (Associazione Medici Endocrinologi), SIE (Società Italiana di Endocrinologia) e CAPE (Comitato Associazione Pazienti Endocrini).
L’edizione di quest’anno si svolgerà dal 19 al 25 maggio e lo scopo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e il mondo scientifico sui crescenti problemi legati alle malattie della tiroide, con particolare riguardo all’azione preventiva della iodoprofillassi.
Le malattie della tiroide sono in Italia molto frequenti. Si conta, infatti, che 1 persona su 5 ne soffra. Tra questi, il gozzo colpisce oltre 6 milioni di individui (cioè il 10% della popolazione italiana). Non tutti sanno però che la carenza nutrizionale di iodioè la causa principale nel mondo dei problemi tiroidei. Questo minerale, infatti, è il costituente fondamentale degli ormoni della tiroide (Tiroxina e Triidotironina). La principale fonte di iodio è rappresentata dagli alimenti: pesci, crostacei e latte contengono importanti quantità di iodio mentre frutta e verdura ne sono relativamente poveri. Dal momento che l’apporto di iodio con la dieta non è comunque sufficiente a soddisfare il fabbisogno giornaliero (150 μg), e quindi a garantire una normale funzione tiroidea, è necessario utilizzare anche il sale iodato.
Come ogni anno sono previste visite gratuite su tutto il territorio nazionale, che prevedono un colloquio informativo, nel corso del quale dovrebbe essere illustrato il contenuto del pamphlet divulgativo, un’anamnesi per lo screening delle malattie tiroidee l’esame obiettivo del collo ed un’eventuale ecografia nei casi in cui fosse indicata. Per conoscere l’elenco dei consultori che aderiscono all’iniziativa potete farlo direttamente da qui.
Via| AIT – Associazione Italiana della Tiroide; Photo Credit| Thinkstock