Lo shiitake è un fungo originario dell’Estremo Oriente, dall’aroma e dall’odore molto particolare, a cui vengono riconosciute proprietà curative. Si tratta, infatti, di una specie molto ricca di proteine vegetali, sali minerali, vitamine e fibre, ma povera di calorie.
I funghi shiitake, in particolare sono una miniera di vitamine del gruppo B, e in particolare di riboflavina e niacina, componenti essenziali nel metabolismo degli alimenti per la produzione di energia. Appartengono alla tradizione culinaria orientale, ma sono molto apprezzati anche in Europa. In Italia si trovano spesso essiccati, nei negozi di alimenti bio. Per quanto in apparenza possano sembrare una variante esotica dei funghi di casa nostra, possiedono virtù curative, che vanno ben oltre.
Alcuni studi, infatti, hanno dimostrato come i funghi shiitake abbiano proprietà antivirali e antitumorali (leucemie e cancro al seno), ma è in grado di ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, di rafforzare il sistema immunitario, e di prevenire la comparsa di molte malattie. Inoltre, alcuni suoi fito-estratti, vengono impiegati nell’industria cosmetica per la realizzazione di creme anti-età. Secondo Nico Valerio, autore de “L’alimentazione naturale” edito da Oscar Mondadori, consumare 90 g di funghi shiitake al giorno per 1 settimana aiuta ad abbassare il colesterolo del 12%, neutralizzando anche i danni derivanti dai grassi saturi.
Ma le virtù di questi funghi non finiscono qui. Sono, infatti, ricchi di antiossidanti, preziosi alleati contro i radicali liberi, responsabili di numerose patologie, ma anche di aminoacidi essenziali, tra cui la glutammina, l’arginina, la glicina, la serina, la metionina, la cisteina, che sono presenti in quantità considerevoli, necessari per far fronte ai processi di rinnovamento cellulare dell’organismo. I funghi shiitake, inoltre, sono in grado di abbassare la pressione arteriosa e di diminuire la viscosità sanguigna, nonché di migliorare il diabete, prevenendo la formazione di prodotti finali della glicolisi (AGE), la causa principale di invecchiamento nei diabetici, ma anche nelle persone sane.