Ancora troppe persone non si rendono conto dei rischi che comporta usufruire della vendita illegale di farmaci online. L’AIFA, l’Associazione Italiana del Farmaco, ha deciso di sottolinearne ancora una volta le problematiche presentando una nuova campagna di informazione.
Essa nasce dell’ambito di “Fakeshare” un progetto europeo di collaborazione volto proprio a contrastare la vendita online di farmaci illegali e contraffatti tramite il web o rivenditori non autorizzati al commercio. La maggior parte dei medicinali comprati online riguardano la perdita di peso, il miglioramento delle performance sessuali sportive o particolari “farmaci miracolosi” contro il cancro e le malattie croniche. In tutti i casi sopra descritti, ad ogni modo, l’acquirente medio sembra non avere alcuna percezione del rischio che corre. Ed è su questo punto in particolare che vi è necessità di intervento: le persone, secondo l’Agenzia, necessitano di comprendere quanto rischiano di mettere a repentaglio la propria salute. Spiega il direttore generale dell’AIFA, Luca Pani:
La percezione dei rischi legati all’acquisto online di medicinali da fonti non sicure come i siti Internet non autorizzati è ancora largamente insufficiente nel nostro Paese. Lo dimostrano casi recenti come quello della morte di un giovane culturista di Foggia, dovuta, secondo le prime ricostruzioni, all’assunzione di una sostanza anabolizzante illegale. Ma esistono molti altri casi di effetti collaterali letali, riconducibili a farmaci acquistati da canali illegali.
In Italia è stata introdotta da poco una regolamentazione precisa e completa riguardante la vendita online di medicinali che non hanno obbligo di prescrizione: è necessario, secondo l’esperto, che le Istituzioni si muovano di concerto per fare comprendere attraverso iniziative dedicate, come gestire l’acquisto di farmaci legali online. Numerosi sondaggi hanno mostrato come le persone siano favorevoli ad un acquisto in rete dei medicinali da banco.
Riuscire a sensibilizzare sulla sicurezza diventa quindi basilare per proteggere la salute della popolazione. La campagna lanciata dall’AIFA in questo caso coinvolgerà medici, farmacisti, associazioni di pazienti e di consumatori: ovvero tutti coloro che sono interessati dal fenomeno, basandosi su un approccio scientifico e su casi reali.
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