Linfoadenopatia o linfadenite sono i termini medici con cui si indicano i linfonodi ingrossati. La causa più comune è un’infezione (sia batterica che virale) come un ascesso ai denti, un’infezione delle orecchie, delle vie urinarie, la mononucleosi, eccetera. Tali condizioni meritano il giusto riguardo, ma assolutamente in questi casi non è necessario preoccuparsi più di tanto dei linfonodi ingrossati. In breve la malattia e le eventuali cure faranno il loro corso e tutto tornerà normale.
Tra le cause meno frequenti di linfonodi ingrossati troviamo anche:
- Malattie autoimmuni, come l’artrite reumatoide, il lupus e l’HIV
- L’assunzione di alcuni farmaci
- Talune forme di cancro (come il linfoma)
La terapia dipende dai singoli casi. E’ sempre dunque importante consutare un medico in caso di linfonodi ingrossati che non passano o che sono palpabili.
Leggi anche:
Linfonodi gonfi, quando preoccuparsi?
Linfonodi reattivi, cosa significa e quali le cause?
Foto: Thinkstock