Tre studi condotti sui prodotti utilizzati per lo sbiancamento dei denti, per capire se questi possono essere pericolosi per la salute degli stessi. Saranno presentati nel corso del meeting annuale dell’American Society for Biochemistry and Molecular Biology parte del 2019 Experimental Biology meeting che si terrà ad Orlando.
Cristiano Tomasi, dell’Università di Göteborg e membro della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia, inquadra la situazione su sbiancamento denti e eventuali danni creati dai prodotti usati, di cui da sempre si sente parlare:
Sebbene siano studi in vitro, e quindi da valutare con una certa prudenza specie sul fronte delle possibili implicazioni cliniche queste ricerche pongono l’accento sul fatto che lo sbiancamento è una procedura che inevitabilmente comporta delle alterazioni della struttura dello smalto e della dentina. Bisogna però ricordare che queste alterazioni sono normalmente transitorie poiché il dente è un organo che ha una sua dinamicità, e scambia sostanze con l’ambiente circostante. Quindi, ad esempio, è possibile indurre una ri-mineralizzazione del dente stesso
Lo sbiancamento dei denti, dunque, non è pericoloso per la salute degli stessi a meno che non si intenda quello fai da te. Non a caso, gli autori degli studi sopra indicati hanno posto l’accento sui rischi connessi alle procedure domiciliari di sbiancamento molto spesso pubblicizzate.
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