Secondo uno studio condotto all’Università di Sydney (Australia) i bambini che riescono a passare almeno due-tre ore al giorno giocando all’aria aperta hanno meno probabilità di diventare miopi. La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Ophthalmology , ha coinvolto oltre 4 mila bambini fra i 6 e i 12 anni di età, provenienti da 55 scuole di Sydney e si basa sull’ipotesi che i raggi solari stimolino il rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore in grado di rallentare la crescita oculare.
Le forme più gravi di miopia infatti (miopia patologica o degenerativa) insorgono infatti durante l’infanzia (verso i 5-6 anni di età) e si accompagnano ad allungamento del bulbo oculare e ad alterazioni della retina che causano un notevole abbassamento della vista.
Sebbene la miopia sia in larga parte determinata da una predisposizione familiare, è noto da tempo che questo disturbo visivo può insorgere anche a causa di “cattive abitudini” (come leggere in assenza di illuminazione adeguata o ponendosi troppo vicini al foglio) che andrebbero quindi assolutamente evitate o corrette. Per questo motivo gli oculisti raccomandano da sempre ai genitori miopi, nei cui figli si potrebbe più facilmente manifestare il disturbo, di fare molta attenzione a questo tipo di comportamenti.
Inoltre, secondo quanto afferma Kathryn Rose, docente di Scienze della salute, che ha condotto l’indagine insieme a Paul Mitchell del Centro di ricerche visive del Westmead Millennium Institute, i benefici ottenuti da una maggiore esposizione alla luce solare, riuscirebbero ad annullare anche gli eventuali danni prodotti dai normali sforzi fatti per leggere o studiare.
Quindi, alla luce delle conclusioni tratte dagli oculisti australiani, sembra proprio che fra i diversi accorgimenti da adottare entri di diritto la quantità di tempo trascorsa da questi bambini a giocare all’aria aperta. Ottimo, se si considera che questo li porterà a trascorrere meno tempo davanti alla tv e sarà un vero toccasana per il loro stato di salute generale aiutandoli anche a combattere sovrappeso e obesità.