L’arrossamento oculare è un segno clinico legato alla dilatazione dei vasi sanguigni dell’occhio, che più popolarmente sono menzionate come occhi rossi.
Si tratta di un problema particolarmente comune che può verificarsi per varie cause: alcune piuttosto banali, di breve durata e facilmente gestibili, altre, fortunatamente meno frequenti, sono invece più serie e possono richiedere interventi tempestivi e mirati.
In linea generale, comunque, gli occhi rossi sono un problema piuttosto fastidioso, anche perché molto spesso è associato ad altri sintomi e segni, come per esempio secchezza oculare, ipersensibilità alla luce e prurito; nei casi più gravi può essere anche presente dolore più o meno intenso.
Occhi rossi: le cause più comuni
Tra le cause più comuni dell’arrossamento oculare c’è l’esposizione prolungata ai raggi solari, con i raggi UV che giocano un ruolo determinante.
Un’altra causa può essere il vento, un fenomeno che determina secchezza oculare e irrita la congiuntiva; il problema è più critico se si indossano lenti a contatto rigide o semirigide, poiché l’occhio reagisce anche a questi dispositivi medici come ad un corpo estraneo al suo interno.
Infatti, gli occhi rossi sono un problema abbastanza frequente in chi indossa le lenti a contatto per periodi di tempo prolungati; il problema è in genere più comune in chi indossa quelle rigide, ma anche le altre possono provocare rossore e fastidio.
Causa comunissima è poi l’uso eccessivo di dispositivi elettronici come computer, tablet, notebook, smartphone ecc.; la luce dei monitor, infatti, può avere effetti nocivi sui nostri occhi, specialmente se l’esposizione è prolungata e senza pause.
Gli occhi rossi sono inoltre un sintomo legato a un numero notevole di condizioni patologiche, alcune comuni, altre più rare. Fra quelle più comuni si ricordano la sindrome dell’occhio secco, la congiuntivite allergica (molto comune in coloro che soffrono di allergie stagionali, in particolar modo in primavera e in autunno) o quella infettiva.
Occhi rossi: la sindrome da visione al computer
La sindrome da visione al computer, meglio nota in ambito clinico come Digital Eye Strain (DES) o Computer Vision Syndrome (CVS) è una condizione caratterizzata da tutto un insieme di fastidi, visivi e non, che possono insorgere conseguentemente a un utilizzo prolungato di computer o altri dispositivi digitali (laptop, tablet, smartphone ecc.). Fra le manifestazioni oculari ci sono appunto gli occhi rossi, ma anche la secchezza oculare, l’affaticamento e l’irritazione degli occhi; sintomi extra-oculari sono invece mal di testa e dolori a collo, spalle e schiena.
La CVS è una condizione molto comune che riguarda in particolar modo coloro che, per ragioni professionali, sono costretti a utilizzare il computer e altri dispositivi elettronici per molte ore al giorno.
I principali rimedi per l’arrossamento oculare
La scelta dei rimedi per gli occhi rossi si basa essenzialmente sulle cause scatenanti.
Se il problema è banalmente legato al vento è opportuno proteggersi con occhiali da sole o con occhiali con lenti chiare, anche non da vista, nel caso di giornate senza sole. Può risultare utile anche il ricorso a colliri lenitivi o a gocce oculari.
Nel caso in cui il problema sia legato all’utilizzo prolungato di lenti a contatto, è importante verificare se la tipologia scelta è quella ottimale: le lenti morbide, per esempio, sono più confortevoli di quelle rigide o semi-rigide. Risulta anche necessario non utilizzare le lenti oltre il tempo consigliato (al massimo 8 ore); anche in questo caso possono risultare utili appositi colliri.
Nel caso di sindrome da visione al computer è opportuno mantenere la giusta distanza dallo schermo, fare periodiche pause distogliendo lo sguardo dal dispositivo, sbattere con una certa frequenza le palpebre per favorire la lacrimazione e utilizzare gocce lubrificanti per gli occhi.
Quando la causa degli occhi rossi è la congiuntivite allergica, è possibile che il medico prescriva la somministrazione di un apposito collirio antistaminico.
Infine, nel caso di arrossamento oculare dovuto a patologie come congiuntivite o blefariti, è necessario consultare il proprio medico curante che prescriverà i farmaci più opportuni.