La chiamano in maniera goliardica “la sindrome delle braccia corte”: in realtà si tratta di un disturbo della vista molto comune in quanto ad incidenza dopo i 45 anni di età: la presbiopia. Avete presente quando per leggere siete costretti ad allontanare il libro o il foglio dagli occhi fino quasi a non bastarvi le braccia? Ecco, parliamo proprio di quel problema lì, che secondo le teorie di un medico vissuto a cavallo tra l’ottocento ed il novecento può essere risolto naturalmente.
A livello medico-oftalmico parliamo di un naturale (perché fisiologico in base al passare del tempo) irrigidimento oculare che si manifesta con la difficoltà di lettura da un punto di vista ravvicinato. E sebbene la prima mossa che qualsiasi persona pensa di mettere in atto sia recarsi in un negozio di ottica per eliminare il problema attraverso un paio di occhiali, spesso e volentieri si resta vittime della sindrome delle braccia corte per un bel po’ prima di decidersi a fare qualcosa.
L’ottico, ci spiegano i sostenitori del metodo Bates, non è l’unica soluzione. La presbiopia secondo la loro teoria può essere “modificata” dando modo alle persone che ne sono affette di rimediare al problema senza ricorrere all’utilizzo di occhiali. Attraverso dei consigli riuniti in un libro scritto dal direttore della Scuola Italiana Bates, Giorgio Ferrario, che spiega con dovizia di particolari il metodo e la sua storia.
L’approccio suggerito dal metodo Bates consiste nell’allenare l’occhio, passatemi il termine, come un qualsiasi altro muscolo del corpo, attraverso degli esercizi specifici, sia mentali che di movimento oculare. Partiamo quindi dallo yoga per gli occhi agli esercizi di mobilizzazione, fino ad arrivare alla lettura di microcaratteri e sforzi di visualizzazione.
Un manuale che insegna ad “agire” sui propri occhi in modo naturale senza azioni perentori. Medicina alternativa e naturale in grado di seguire questa particolare patologia visiva e migliorarne l’andamento senza ricorrere a soluzioni di tipo meccanico.
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Fonte: La Stampa