Presbiopia: affrontarla con metodi semplici e naturali

La chiamano in maniera goliardica “la sindrome delle braccia corte”: in realtà si tratta di un disturbo della vista molto comune in quanto ad incidenza dopo i 45 anni di età: la presbiopia.  Avete presente quando per leggere siete costretti ad allontanare il libro o il foglio dagli occhi fino quasi a non bastarvi le braccia? Ecco, parliamo proprio di quel problema lì, che secondo le teorie di un medico vissuto a cavallo tra l’ottocento ed il novecento può essere risolto naturalmente.

Presbiopia, cura con laser come per miopia in arrivo a breve

Novità interessanti provenienti da oltreoceano per chi soffre di presbiopia. A breve, proprio come si fa già da tempo per trattare la miopia, anche questo difetto visivo potrebbe essere curato grazie all’impiego del laser.
A dirlo sono tre diversi studi che prevedono altrettante tecniche presentati nell’ambito del meeting dell’American Academy of Ophthalmology e i cui risultati sono stati anticipati dal quotidiano britannico Daily Mail.

Vediamoli in breve. Stando alle informazioni riportate dal giornale inglese, il primo di questi studi, condotto da un’équipe di ricercatori dell’Università del Kansas, usa come tecnica per risolvere il problema della presbiopia, la pratica di una sorta di piccola tasca, all’interno della cornea, nella quale viene ad essere inserito un anello opaco con un piccolo foro al centro che consente il passaggio della luce.

Presbiopia: tecniche moderne indolori e veloci

La presbiopia è conseguen­za del fisiologico decadimento dell’ occhio; ovvero intorno ai 45 anni la visione da vicino peg­giora e si deve ricorrere ad oc­chiali per lettura. Oggi, nella maggior parte dei casi, è possibile ricorrere ad interventi ambulatoriali per la correzione di tale difetto. Esistono sostanzialmente 2 modi per correggere la presbio­pia: usando cioè la nuova tec­nica di Lasik con il program­ma di PresbiLasik; oppure ri­correndo all’impianto di cri­stallini artificiali multifocali. Nel primo caso ci troviamo davanti alla massima evoluzio­ne della chirurgia dei difetti di vista.

Con la tecnica LASIK, in cui il laser viene eseguito, attraverso un lembo superficiale “a sportel­lo”, nello spessore della cor­nea il recupero è più rapido, e dopo poche ore il paziente tor­na a vedere perfettamente. Nella tecnica l’intralaser raggiunge una precisione senza prece­denti e permette, in assenza di dolore ed in totale sicurezza, di eliminare i difetti di vista in pochi minuti e con un rapido recupero visivo: questa nuova procedura chirurgica prende il nome di i-Lasik.

Le lenti progressive: cosa sono e a cosa servono


Da una ricerca commissionata dal Consorzio Comunicazione Vista emerge che il 44% degli italiani al di sopra dei 40 anni è affetto da presbiopia e, di questi, il 10% soffre anche di altri difetti visivi (il 47% sono uomini e il 42% donne). Non riuscire più a vedere nitidamente a tutte le distanze. E’ questo, il sintomo prevalente che progredisce irreversibilmente col passare del tempo. In questo modo riuscire a focalizzare automaticamente oggetti vicini, a media distanza e lontani diventa sempre più difficile.

Semplici azioni di routine come leggere il giornale e guardare la TV, o consultare il menù al ristorante e contemporaneamente relazionarsi con l’ambiente circostante diventano impossibili da affrontare se non ricorrendo a due paia di occhiali. Da alternare, a seconda delle circostanze, non senza un certo fastidio ed imbarazzo soprattutto se ci si trova con altre persone. Ma la scarsa e cattiva informazione spinge molto spesso a rassegnarsi a questo disturbo come ad un inevitabile segno di declino fisico, accettando, seppur controvoglia, i fastidi causati dai continui cambi d’occhiale.

Arriva la vista laser: mai più occhiali e lenti a contatto

Si chiama “laser a femtosecondi” ed è l’ultima novità della tecnologia americana applicata alla chirurgia rifrattiva. «La qualità principale di questo laser è di dissezionare le cellule corneali con una precisione altissima. Le cellule della cornea possono dunque essere dissolte una dopo l’altra, nel punto esatto in cui il chirurgo desidera», spiega il dottor Ernesto Capitanio, medico oculista a Milano e a Bergamo.

Numerosi sono i vantaggi per il paziente: «La correzione dei difetti dell’ occhio, ovvero la miopia, l’astigmatismo, l’ipermetropia, la presbiopia, già da molti anni viene eseguita in tutto il mondo con la tecnica Lasik, che prevede un taglio sulla cornea prima dell’azione correttiva con laser ad eccimeri – illustra Capitanio – questa fetta di tessuto non viene eliminata ma ribaltata di lato per creare un “flap” corneale, una specie di sportello di pochi millesimi di millimetro di spessore sotto il quale viene effettuata la “lacerata“.

Grazie al laser a femtosecondi, il taglio è talmente preciso che il paziente vede bene immediatamente e senza alcun dolore, quando il flap corneale viene riposizionato, una volta eseguita la correzione con laser ad eccimeri. L’unico disagio è costituito da una lieve lacrimazione, che permane per due o tre ore».