Home » IL NOSTRO CORPO » Urologia e nefrologia » Calcoli renali, come affrontarli

Calcoli renali, come affrontarli

I calcoli renali possono causare molto disagio a chi ne rimane vittima. Vediamo insieme come nasce il disturbo a essi legati e come regolarsi per puntare a una veloce guarigione.

Come affrontare i calcoli renali

I calcoli renali sono piccoli “sassolini” che si formano all’interno dei reni quando alcune sostanze presenti nelle urine come calcio, ossalato o acido urico si concentrano in quantità eccessiva e tendono a cristallizzarsi. Questi depositi solidi possono essere di diverse dimensioni. Da granelli quasi invisibili fino a formazioni grandi come una noce e rappresentano una delle cause più comuni di dolore acuto nella zona lombare o addominale.

Ma perché si formano i calcoli renali? Le cause sono molteplici e spesso legate a una combinazione di fattori. Una delle principali è la scarsa idratazione: bere poca acqua rende le urine più concentrate, favorendo l’accumulo dei minerali che danno origine ai cristalli.

Anche l’alimentazione ha un ruolo importante. Un consumo eccessivo di sale, proteine animali o zuccheri può alterare l’equilibrio delle sostanze presenti nelle urine. Alcuni tipi di calcoli, come quelli di ossalato di calcio, si formano più facilmente in chi consuma molti alimenti ricchi di ossalati come spinaci, barbabietole o cioccolato fondente. Anche fattori genetici, infezioni urinarie ricorrenti, obesità e alcune malattie metaboliche possono aumentare il rischio.

Sintomi, diagnosi e cura

I sintomi dei calcoli renali dipendono dalla loro dimensione e posizione. Quando i calcoli sono piccoli, possono passare inosservati ed essere eliminati spontaneamente con le urine. Tuttavia, se crescono o si spostano nell’uretere, il tubo che collega il rene alla vescica, possono causare coliche renali. Ovvero un dolore improvviso e molto intenso che si irradia verso l’addome e l’inguine. Spesso si accompagnano a nausea, vomito, sangue nelle urine o bisogno frequente di urinare.

La diagnosi si basa su esami delle urine, ecografie o TAC, che permettono di individuare la presenza, la dimensione e il tipo di calcolo. Una volta identificato, il trattamento varia a seconda del caso. I calcoli di piccole dimensioni spesso vengono espulsi spontaneamente con una buona idratazione e l’aiuto di farmaci che alleviano il dolore e rilassano le vie urinarie. Nei casi più complessi, si ricorre a tecniche come la litotrissia, che utilizza onde d’urto per frantumare i calcoli o a procedure endoscopiche per rimuoverli direttamente.

La prevenzione è fondamentale per evitare recidive. Bere molta acqua, almeno due litri al giorno, è il primo e più semplice rimedio. È utile limitare il consumo di sale, ridurre le proteine animali e mantenere un’alimentazione equilibrata, ricca di frutta e verdura. Anche l’attività fisica e il controllo del peso contribuiscono a mantenere i reni in salute.