SSecondo una ricerca italiana, il papilloma virus potrebbe essere più insidioso di quanto si pensasse, soprattutto per la salute degli uomini. Che potesse colpire anche il sesso maschile è oramai cosa nota, ma che potesse attaccare anche le cellule del sangue è la prima volta che viene accertato.
Lo studio è stato condotto dall’Azienda Ospedaliera di Padova e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista specialistica BMC Infectious Diseases. Il papilloma virus è da anni oggetto di attenzione, perché, sebbene non sia sempre pericoloso, è ritenuto la causa dell’insorgenza del tumore del collo dell’utero, ma diversi studi hanno rivelato che può colpire anche gli uomini. Inoltre, l’uomo infetto può essere portatore inconsapevole del virus, che si diffonde soprattutto attraverso rapporti sessuali non protetti.
Ora i ricercatori padovani hanno aggiunto un ulteriore tassello al quadro, rivelando che la presenza del virus dell’Hpv nel liquido seminale dell’uomo può portare all’infertilità. Questa scoperta è una novità assoluta. Finora, infatti, si è sempre ritenuto che il papilloma attaccasse solo le cellule dell’epidermide, localizzandosi nel cavo orofaringeo, sul collo dell’utero o a livello dell’epitelio anale. I test condotti nell’arco di 2 anni, invece, hanno dimostrato che può colpire anche le cellule linfocitarie. Come ha spiegato Carlo Foresta, ordinario di Endocrinologia dell’Università di Padova:
Dato che non era mai stata riportata questa tipologia di risultato, abbiamo cercato nel gruppo di pazienti coinvolti nella sperimentazione linfociti infettati nel sangue. Tra i 25 pazienti con liquido seminale infettato da papilloma virus, 4 hanno mostrato la presenza del virus nel sangue. Una scoperta che apre interrogativi notevoli per la ricerca relativi alle conseguenze sulla salute della circolazione nel sangue di questo virus.
I dati dello studio padovano sono in questi giorni oggetto del XXIX Convegno di Medicina della Riproduzione che si svolgerà fino al 1 marzo ad Abano Terme.
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