Uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità e riferito al periodo 2006-2013 punta il dito contro l’inquinamento indicandolo come causa di aumento dei tumori nei bambini.
A illustrare questi dati è Ivano Iavarone, primo ricercatore Iss e direttore del centro collaborativo Oms Ambiente e salute nei siti contaminati, intervenuto al workshop “Un sistema permanente di sorveglianza epidemiologica nei siti contaminati“, che si è tenuto nei giorni scorsi al Ministero della Salute. Spiega il medico:
L’eccesso di incidenza di patologie oncologiche rispetto alle attese riguarda anche i giovani tra 20 e 29 anni residenti nei cosiddetti siti di interesse nazionale, tra i quali si riscontra un eccesso del 50% di linfomi Non-Hodgkin e del 36% di tumori del testicolo. L’eccesso è del 6-8% di bimbi e ragazzi ricoverati per qualsiasi tipo di malattia rispetto ai loro coetanei residenti in zone non contaminate. Per quanto riguarda il primo anno di vita vi è un eccesso di ricoverati del 3% per patologie di origine perinatale rispetto al resto dei coetanei. E un eccesso compreso tra l’8 e il 16% per le malattie respiratorie acute ed asma tra i bambini e i giovani
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