Per ogni donna la gravidanza è un momento unico e speciale, è un periodo nuovo nel quale cambiano molte cose, si ha un rapporto diverso col proprio corpo e si devono cambiare tante abitudini. Proprio per questo a volte sorgono tanti dubbi, su quale sia lo stile di vita da adottare durante i nove mesi, quale alimentazione seguire, se ci sono dei cibi che possono fare male al bambino e quali sono invece quelli che lo aiutano a crescere. A questo proposito, una delle domande più comuni che ci si fa è se il latte in gravidanza faccia bene o male e se sia il caso di eliminarlo dalla propria alimentazione.
Buone notizie per le future mamme, infatti, non solo il latte in gravidanza si può bere, ma anzi fa bene ed è uno degli alimenti più importanti in quei nove mesi, che va consumato perché fa bene sia alla madre che al bambino.
È un alimento ricco di calcio, ma non solo, che contribuisce alla corretta e sana crescita del bambino nel pancione della mamma. La quantità giusta di latte da consumare in gravidanza dovrebbe essere di almeno 150 ml al giorno, ma il suo consumo non si deve limitare al solo periodo della gravidanza, perché fa bene anche durante l’allattamento, contribuendo ad innalzare il livello di insulina nel sangue del bimbo, portando così a ridurre il rischio che compaia il diabete di tipo 2 nel periodo dell’adolescenza.
Assumere latte durante la gravidanza fa sì che il feto assuma molta vitamina D, fondamentale ad esempio per eliminare il rischio di rachitismo neonatale, inoltre contribuisce al corretto e sano sviluppo celebrale del bambino. Non solo, assumere latte in gravidanza fa sì che il bambino cresca più velocemente, abbia più peso alla nascita e che diventi più alto! Come già accennato poi, bere molto latte contribuisce al benessere fisico del bambino anche a lungo termine, un’assunzione regolare anche in gravidanza, porterà a una riduzione del rischio di contrarre la sclerosi multipla e ridurrà le possibilità che da adulto soffra di osteoporosi, perché contribuisce alla formazione di ossa e denti solidi e forti.
Un bicchiere di latte è fonte ricchissima di sostanza amiche del benessere: contiene infatti proteine, grassi buoni perché fonti di energia, acidi grassi importanti per la crescita, oltre al lattosio, se non si è intolleranti a questa sostanza ci aiuta a migliorare la capacità di assorbire sostanze fondamentali per le ossa come il calcio e lo zinco, contiene poi fosforo e tante vitamine, come la già citata D, la E e la K, nonché acido folico e riboflavina.
Ma qual è la tipologia di latte più indicata da bere nel periodo della gravidanza?
Oggi sono disponibili in commercio davvero tante tipologie di latte e spesso è davvero difficile saper scegliere quello più indicato a questo particolare momento della vita.
Tra i più consumati c’è sicuramente il latte vaccino. Un ottimo latte perché tra i più ricchi di sostanze nutritive. È ricco di aminoacidi che contribuiscono alla costruzione delle cellule nel corpo della mamma e in quello del bambino. è tra i più ricchi di vitamina D che riduce i rischi di diabete e fa crescere sano e forte il feto. Oltre alla D è ricco di vitamina E che aiuta a proteggere dalle malattie.
Ciò che è importante è che, quale che sia il latte che si assume, questo sia sempre latte pastorizzato, per evitare di contrarre infezioni batteriche che possono rivelarsi pericolose per il feto.
Oltre a quello vaccino, una variante meno comune ma sempre ottima per le donne in gravidanza è il latte di capra. Rispetto al latte di mucca, quello di capra è più ricco di proteine e grassi e vitamina B2. È un latte ricco di acidi grassi saturi che contribuiscono ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, è inoltre indicato per chi ha difficoltà a digerire il latte o è intollerante al lattosio, poiché quello di capra è molto più digeribile e quindi rappresenta un ottimo sostituto.
Come consumarlo?
C’è l’imbarazzo della scelta, non ci sono infatti controindicazioni per quanto riguarda l’assunzione, si può bere caldo, freddo, con un cucchiaino di miele, con un po’ di cioccolata, orzo, si può bere a colazione, a merenda o prima di andare a dormire. Non solo, non va necessariamente consumato liquido ma lo si può utilizzare per preparare tante ricette fresche, come ad esempio budini o gelati fatti in casa, dolci con il riso ecc.
Per quanto riguarda invece i suoi derivati, ovvero tutti i latticini, sarebbe meglio consumarne in quantità molto moderate. È inoltre importante evitare i formaggi molli, maturati con le muffe, come ad esempio il brie o il camembert, i formaggi erborinati, in generale tutti i formaggi molli a meno che non riportino sull’etichetta che sono stati prodotti con latte pastorizzato. Consumare questi cibi comportano il rischio di contrarre la listeriosi, un’infezione batterica molto pericolosa in gravidanza che nei casi più gravi può rivelarsi fatale per il feto.