L’Organizzazione Mondiale della Sanità è andata contro Novartis. Lucentis non verrà inserita nella lista di farmaci essenziali in ambito oculistico dato he vi è presente già Avastin, farmaco sicuro ed efficace e più economico.
Parliamo di un risparmio notevole se si calcola che sono qui in Italia Avastin fino a qualche mese fa costava 80 volte meno di Lucentis. Basterà questo a mettere fine ad una diatriba che dura da anni? E’ ciò che si auspica anche nel nostro paese dove diverse cause sono state intentate per concorrenza scorretta e danni alle casse della Sanità. E non solo: non molto tempo fa le cliniche convenzionate con il ministero furono costrette per un accordo a non poter più utilizzare Avastin, con una conseguente perdita sia per le stesse sia per la popolazione che si appoggiava alle suddette strutture per curare le proprie patologie.
Solo a gennaio del 2015 la situazione è sembrata regolarizzarsi nuovamente grazie all’intervento dell’Antitrust che rende nuovamente possibile l’utilizzo del farmaco alternativo al posto del Lucentis, sebbene da tale decisione rimangano ancora una volta esclusi gli ambulatori privati. Eppure le ricerche in merito parlano chiaro: l’Avastin è un equivalente del Lucentis e l’unica differenza consta nel dosaggio da regolare: qualcosa che ogni medico oculista è in grado di fare senza alcun problema. Perché questa lotta intestina tra due brevetti praticamente uguali? Anche i cittadini sospettano che vi sia un problema di interessi.
Qualsiasi siano i “problemi” nascosti dietro questo tira e molla quel che rimane è che l’Avastin rimane nell’elenco dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: è efficace, è economico ed è sicuro. E vi sono diverse ricerche a confermarlo. Il resto deve essere messo da parte. Anche perchè le casse del Ministero non sono infinite e vi è la necessità di dare alle persone la migliore assistenza possibile al prezzo ovviamente per tutti più conveniente.
Photo Credit | Avastin